Finanziamenti a fondo perduto 2022: la guida definitiva per le aziende

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I finanziamenti a fondo perduto 2022, soprattutto in questo periodo di forte crisi mondiale, offrono a piccole e medie imprese l’opportunità di avviare nuovi progetti o anche solo di innovarsi. Ma cosa sono i finanziamenti a fondo perduto? 
Online troviamo un’infinità di articoli dedicati alla tematica ed è difficile districarsi tra tutte quelle informazioni per comprendere il mondo dietro i contributi a fondo perduto. Proprio per fare chiarezza, ti propongo questa guida definitiva sui finanziamenti a fondo perduto in cui troverai risposta alle domande più frequenti:

Proprio per fare chiarezza, ti propongo questa guida definitiva sui finanziamenti a fondo perduto in cui troverai le agevolazioni disponibili in questo momento e le risposte alle domande più frequenti, come: “Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto?”, “Cosa finanziano i contributi a fondo perduto?”, Come richiedere un finanziamento a fondo perduto?” e “Quali sono i finanziamenti a fondo perduto del 2022?“.

Ricordati che questa guida è in costante aggiornamento, ma riassume molto l’intricato mondo dei finanziamenti a fondo perduto. Per andare a fondo e individuare il contributo più adatto alla tua azienda, contatta Finera per una prima consulenza gratuita e senza impegno.

Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto?

Anche se secondo la Corte dei Conti Europea, solo il 30,7% dei fondi erogati sono realmente erogati alle imprese italiane, questi finanziamenti esistono e non fanno parte della mitologia. Che li si chiami contributi o finanziamenti a fondo perduto, si parla sempre di liquidità date in prestito alla tua azienda e che non devono essere risarcite. Nella maggior parte dei casi, questi prestiti vengono erogati a fronte di spese che tu, imprenditore, devi sostenere prima. Spese che sono inquadrate all’interno di un particolare tipo di investimento (ad esempio per l’acquisto di macchinari 4.0) e che rientrano tra gli investimenti ammessi dall’agevolazione.

L’obiettivo delle agevolazioni a fondo perduto è supportare lo sviluppo del territorio e la sua crescita economica. Rappresentano quindi indubbiamente un’importante occasione per start up e aziende che vogliono fare investimenti concreti per la loro crescita.

finanziamenti a fondo perduto: cosa sono?

Come funzionano i contributi a fondo perduto?

Come anticipavo nel paragrafo precedente, i contributi a fondo perduto hanno una caratteristica importante: prevedono la totale o parziale assenza dell’obbligo di restituzione del capitale prestato. Ma come funzionano nel dettaglio questi finanziamenti per le attività imprenditoriali?

Nella maggior parte dei casi, i finanziamenti a fondo perduto sono regolati da specifici bandi, nei quali sono specificati:

  • le agevolazioni di cui l’impresa può usufruire
  • i requisiti che è necessario possedere per poter partecipare al bando
  • le modalità e i documenti necessari per presentare domanda
  • la scadenza del bando (se si tratta di un bando che non è costantemente attivo)
  • le tempistiche di valutazione della domanda presentata da parte di una commissione valutativa

Un aspetto da considerare è che spesso si tratta di finanziamenti mirati per alcuni settori o categorie. Per questo motivo tra i documenti per presentare domanda, potrebbe essere richiesta una rendicontazione delle spese affrontate.

Ogni finanziamento a fondo perduto ha poi le sue specifiche, ma è possibile che vengano anche effettuate delle verifiche per controllare che le somme prestate siano poi state effettivamente utilizzate dall’impresa. La concessione del contributo, a volte, può infatti essere vincolata ad alcuni parametri il cui mancato rispetto può comportare l’annullamento del contributo.

Chi eroga i finanziamenti a fondo perduto?

I finanziamenti a fondo perduto sono contributi erogati da enti come l’Unione Europea, lo Stato italiano, le Regioni, le Province e i Comuni. Nel caso di finanziamenti agevolati nazionali, l’ente erogatore è spesso l’Agenzia Nazionale Invitalia, di cui ti ho parlato nell’articolo “Invitalia: come accedere ai bandi se hai un’impresa“. L’Agenzia ti mette a disposizione una piattaforma dove puoi trovare:

  • informazioni
  • testi che regolano le agevolazioni
  • modulistica
  • un’area riservata per inoltrare le domande e seguirne l’esito…

Invitalia: cos’è e come funziona?

Prima di entrare nello specifico sui contributi a fondo perduto, penso sia utile aprire una piccola parentesi su Invitalia, l’Agenzia Nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia. Nata con l’obiettivo di supportare la crescita economica del paese, l’Agenzia è da sempre impegnata a sostenere le aziende innovative, favorendone la nascita e la crescita. Questo tipo di sostegno è possibile attraverso incentivi nazionali messi a disposizione per le imprese.

Solitamente Invitalia emana bandi per contributi a fondo perduto o per finanziamenti agevolati e, ciascun bando, contiene i requisiti specifici che le imprese devono avere per potervi accedere. È poi compito dell’Agenzia verificare la veridicità delle informazioni fornite e il rispetto dei requisiti previsti dal bando.

Cosa finanziano i contributi a fondo perduto 2022?

Finora ti ho dato una definizione di finanziamento a fondo perduto e ti ho fatto una breve panoramica sugli enti erogatori di queste agevolazioni. Ma cosa può essere finanziato con i contributi a fondo perduto? La buona notizia è che quasi tutte le attività d’impresa sono finanziabili con questa tipologia di incentivi.
Ogni bando ha le sue caratteristiche e può avere spese ammissibili differenti da altri. In generale, con i finanziamenti a fondo perduto, si possono finanziare ad esempio:

  • Beni materiali come attrezzatura, macchinari, nuove tecnologie…
  • Beni immateriali come brevetti, software, licenze…
  • Avvio di nuove imprese
  • Spese per l’assunzione di nuovo personale
  • Formazione del personale
  • Azioni di digitalizzazione, come ad esempio lo sviluppo di uno shop online o l’automazione del customer care
  • Azioni di internazionalizzazione, come la partecipazione a fiere estere o lo sviluppo di un e-commerce

Ricorda che non tutto può essere acquistato attraverso i finanziamenti a fondo perduto. Quasi nessun bando prevede, ad esempio, l’acquisto di immobili e sono pochi quelli che rimborsano, sempre a titolo esemplificativo, i costi legati alla pubblicità online. Per conoscere nel dettaglio le spese ammissibili è quindi vitale consultare il testo integrale del bando che ti interessa, dove sono anche specificati in modo chiaro:

  • la somma totale stanziata
  • la percentuale massima di finanziamento a fondo perduto ottenibile
  • una destinazione d’impiego dei fondi

Quando ottengo un incentivo del 100%?

Un contributo a fondo perduto quindi può non coprire l’intera somma delle spese ammissibili, ma spesso ne finanzia una percentuale definita. Il resto dell’investimento può rimanere a tuo carico, oppure può essere finanziato con un’altra forma di incentivo che di solito è un finanziamento agevolato o a tasso zero.
Quand’è allora che un incentivo riesce a coprire il 100% delle spese ammissibili?

La copertura al 100% delle spese ammesse da parte di un contributo è possibile quando una parte del finanziamento è a fondo perduto e una parte è a finanziamento agevolato. In questo caso abbiamo quindi un finanziamento che viene definito “misto”.

Vantaggi e svantaggi dei contributi a fondo perduto

I contributi a fondo perduto sono sembra ombra di dubbio un importante incentivo e un notevole supporto economico per la tua azienda: ti garantiscono liquidità senza l’obbligo di dimostrare di poter risarcire il prestito in futuro, né tanto meno di dover effettivamente restituire quelle somme ottenute.

Tuttavia, per quanto sia d’aiuto, è una formula di agevolazione con forti limiti. Il contributo a fondo perduto è infatti erogato, come ti dicevo precedentemente, a fronte di spese già sostenute e con finalità precise. Implica quindi che la tua azienda abbia la disponibilità economica necessaria a reggere l’investimento in autonomia. Per ottenerne il rimborso solo in un secondo momento e senza alcuna certezza di ottenerlo.

È per questo che la formula di finanziamento che va per la maggiore è quella “mista”, che prevede una parte del contributo a fondo perduto insieme a una parte di finanziamento agevolato. Quest’ultimo fornisce liquidità immediata, ma deve essere restituito. Il contributo a fondo perduto, come ormai sai bene, non deve essere restituito, ma ha la caratteristica di poter essere incassato solo in un secondo momento.

vantaggi e svantaggi dei finanziamenti a fondo perduto

Come richiedere un finanziamento a fondo perduto?

Abbiamo già detto che la maggioranza dei finanziamenti a fondo perduto prevede la partecipazione a bandi, per i quali sono richiesti documenti specifici e un business plan dettagliato del progetto per il quale si richiedono i contributi.
Da imprenditore ti sarai trovato di fronte a uno di questi bandi e avrai sicuramente visto che purtroppo non esiste una procedura univoca. Ogni bando ha dei requisiti specifici e si diversifica dagli altri, ma posso dirti che di solito è necessario presentare:

  • il piano progettuale (business plan) con la descrizione dettagliata del progetto
  • un prospetto spese che si prevede di sostenere con i fondi del bando
  • gli obiettivi del breve, medio e lungo termine
  • un atto di delega se si ricorre a un consulente per presentare domanda

Il consiglio che ti do è sempre quello di visionare i portali ufficiali degli enti erogatori, al fine di avere tutte le informazioni relative alla documentazione da presentare, alle scadenze da rispettare e alle eventuali proroghe delle tempistiche. So bene che tutto l’iter è macchinoso e rappresenta un ostacolo per l’accesso ai contributi. Ostacolo a cui sono correlate altre criticità: spesso le imprese non conoscono le agevolazioni disponibili, presentano la domanda in modo errato o incompleto e non sanno come rendicontare il contributo.

Questo ti fa capire che, una gestione amatoriale della presentazione della domanda per un contributo a fondo perduto, incrementa la possibilità di non ottenimento dell’agevolazione.
Una consulenza personalizzata può aiutarti a evitare di commettere errori di valutazione e a individuare il finanziamento a fondo perduto più adatto a te. Richiedila senza impegno, ci vogliono solo 2 minuti!

A chi si rivolgono i finanziamenti a fondo perduto 2022?

Siamo arrivati al fulcro della guida: a chi si rivolgono e quali sono i finanziamenti a fondo perduto di quest’anno? Nel 2022 le principali agevolazioni a fondo perduto si rivolgono a giovani, donne, imprese del Sud Italia, attività culturali e imprese agricole. Per richiedere questi contributi è necessario possedere dei requisiti quali, ad esempio:

  • essere una startup
  • avere meno di 36 anni
  • essere aziende in fase di consolidamento
  • avere sede in aree svantaggiate…

I prestiti a fondo perduto possono essere presi in considerazione sia se devi ancora costituire la tua impresa, sia se è già avviata. Anche per capire se la tua azienda rientra in quelle a cui si rivolgono i contributi a fondo perduto, è importante una consulenza esperta. È facile infatti commettere errori di valutazione anche in questo passaggio che sembra apparentemente semplice. La tua azienda, per esempio, è come una Ferrari e può correre senza problemi al Gran Premio di Monza, ma la sottovaluti e la candidi per farla gareggiare alla corsa amatoriale della domenica.

Quali sono i principali finanziamenti a fondo perduto del 2022?

I contributi a fondo perduto per il 2022 sono numerosi e interessanti. Di seguito ti riporto i principali, caratterizzati dallo stanziamento di somme elevate e che si chiuderanno solo all’esaurimento dei fondi disponibili. Per conoscere tutti i bandi attivi o in fase di attuazione, consulta i siti degli enti erogatori e contattaci per una prima consulenza gratuita.

Finanziamento fondo perduto “Resto al Sud”

Resto al Sud 2022 di Invitalia agevola la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Sud Italia. A seguito del decreto legge “Cura Italia” il 17 marzo 2020, questo bando prevede un’agevolazione composta da una quota a fondo perduto e una a finanziamento agevolato.
La percentuale di finanziamento a fondo perduto è stata inoltre innalzata al 50% del totale delle spese e quindi, se la tua azienda è individuale, puoi richiedere al massimo 60.000 Euro.

Possono avanzare domanda per il bando Resto al Sud le attività imprenditoriali e gli imprenditori over 56 in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) oltre che le isole marine, le isole lagunari e lacustri di tutta Italia.
Tra le spese ammissibili del bando “Resto al Sud” 2022, troviamo:

  • ristrutturazione di beni immobili
  • l’acquisto di macchinari, attrezzature e programmi informatici
  • principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività

Per avere maggiori dettagli, ti consiglio di guardare il video “Resto al Sud: come ottenere il fondo perduto per avviare un’impresa nel Mezzogiorno (novità 2022)“. In meno di 5 minuti ti racconto tutto sul finanziamento a fondo perduto “Resto al Sud”.

Finanziamenti a fondo perduto 2022: il bando Smart&Start Italia

La misura Smart&Start sostiene le startup innovative ad alto contenuto tecnologico ed è un altro finanziamento a fondo perduto attivo nel 2022 e incluso nel decreto legge Cura Italia. L’agevolazione è rivolta a tutte le startup italiane:

  • iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese
  • costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda
  • classificabili come startup di piccola dimensione

Questo bando prevede sia un finanziamento a fondo perduto che un finanziamento agevolato della durata massima di 10 anni. Le startup possono infatti ottenere:

  • sia un contributo agevolato pari all’80% delle spese ammissibili
  • sia un contributo a fondo perduto pari al 30% del finanziamento agevolato se hanno sede legale in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia.

Tra le spese ammesse dal bando Smart&Start Italia 2022 rientrano:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche
  • brevetti, marchi e licenze correlate alle esigenze produttive
  • servizi di progettazione e consulenze specialistiche tecnologiche
  • spese per il personale dipendente

Come il bando precedente, anche Smart&Start non ha scadenza e resterà aperto fino all’esaurimento dei fondi.

Finanziamento Fondo Impresa Donna 2022

Il Fondo Impresa Donna è uno dei finanziamenti per l’imprenditoria femminile 2022 più attesi. Previsto direttamente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il contributo mira a favorire una maggiore partecipazione delle donne nel tessuto produttivo e imprenditoriale italiano.
Il fondo ha una dotazione iniziale è di 40 milioni di euro, ma il totale sarà più consistente perché il PNRR prevede ben 400 milioni di euro per la creazione di imprese femminili.

Sarà possibile compilare e inviare le domande a partire da maggio, ma le finestre temporali variano a seconda “dell’anzianità” della tua azienda:

  • se vuoi avviare una nuova imprese femminile, puoi compilare la domanda dalle ore 10:00 del 5 maggio e inviarla dal 19 maggio,
  • se vuoi sviluppare un’impresa femminile già costituita, compila la domanda dalle ore 10:00 del 24 maggio e inviala a partire dal 7 giugno 2022.

Per restare aggiornato sul Fondo Impresa Donna, ti consiglio di iscriverti alla nostra newsletter e di monitorare il portale del MISE.

Bando Invitalia Digital Transformation è ancora tra i finanziamenti a fondo perduto 2022

Se ti interessa digitalizzare la tua azienda, potresti valutare il bando Invitalia Digital Transformation. Si tratta di un incentivo aperto a dicembre 2020 e che prosegue anche per il 2022. Questo finanziamento favorisce la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese.

Con questo bando si possono finanziare progetti che mirano alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi attraverso:

  • tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale Impresa 4.0 (soluzioni di manifattura avanzata, manifattura additiva, realtà aumentata, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data…)
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera (finalizzate ad esempio all’ottimizzazione della catena di distribuzione) o altre tecnologie come sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, blockchain, intelligenza artificiale…

Per entrambe le tipologie di progetto, il bando propone una formula mista che può coprire fino al 50% delle spese ammissibili. Il 10 % della somma viene erogata come contributo a fondo perduto, mentre il 40 % sotto forma di finanziamento agevolato.

Contributo a fondo perduto “Cultura Crea”, rivolto al settore culturale

Un finanziamento a fondo perduto interessante nel 2022 è sicuramente Cultura Crea, che si rivolge all’industria culturale e al terziario. Si tratta di un altro incentivo con una restrizione geografica, in quanto è disponibile soltanto per le imprese attive in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Altra restrizione riguarda il settore di appartenenza; per poter partecipare al bando Cultura Crea 2022, le imprese devono appartenere al settore culturale, creativo, dello spettacolo e del settore terziario (comprese le filiere di prodotti tradizionali e tipici). Possono richiedere l’incentivo anche le imprese che si occupano di gestione o di servizi culturali.

Non c’è invece una restrizione per tipologia di impresa e possono fare domanda di bando:

  • startup e le imprese costituende;
  • imprese consolidate, ma attive da non più di 30 mesi
  • imprese sociali
  • ONLUS

L’agevolazione prevista da Cultura Crea rientra in quelle a cui abbiamo accennato in precedenza e che vengono definite “miste”. Il totale delle spese agevolabili (pari 80% del totale delle spese ammesse) viene erogato in parte tramite contributo a fondo perduto e in parte attraverso un finanziamento agevolato a tasso zero.

ISMEA: il bando per l’imprenditoria giovanile nell’agricoltura

Non posso non parlarti anche del bando ISMEA, destinato ai giovani che vogliono subentrare in un’attività agricola o che vogliono migliorare la loro attuale attività. A differenza delle agevolazioni viste in questa guida, l’ISMEA prevede che i contributi ottenuti con il bando vengano restituiti in un massimo di 15 anni.

Il bando si rivolge a micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, con i seguenti requisiti:

  • per il subentro, le imprese agricole non devono essere costituite da più di 6 mesi e devono avere sede operativa sul territorio nazionale. L’azienda cedente deve risultare attiva da almeno due anni, oltre che economicamente e finanziariamente sana. La maggioranza numerica dei soci e delle quote di partecipazione devono essere detenute da giovani
  • per l’ampliamento le imprese agricole devono essere attive da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane

Finanziamento misto di Simest 2022 per le aziende italiane che guardano all’estero

Ultimi, ma non per importanza, i finanziamenti della Simest sono un’interessante agevolazione per il 2022. La Simest (Società Italiana per le Imprese all’estero S.p.A.) è la finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all’estero nata nel 1990. Per il 76% è controllata dal Governo Italiano ed è partecipata da banche, associazioni imprenditoriali e di categoria per il restante 24%.

Il compito primario di Simest è quello promuovere le imprese italiane all’estero, attraverso il supporto degli scambi commerciali e degli investimenti fuori dal territorio italiano. Tra i vari finanziamenti che Simest eroga alle aziende ci sono, ad esempio, contributi per:

  • vendere all’estero prodotti e servizi attraverso un e-commerce;
  • partecipare a fiere e mostre internazionali;
  • prendere parte a fiere e mostre nazionali che hanno carattere internazionale;
  • sviluppare progetti di carattere ecologico, che prevedono per esempio l’acquisto di veicoli elettrici o l’ottenimento di certificazioni ambientali

Il finanziamento erogato da Simest è di tipo misto. Parte del contributo è agevolato al tasso dello 0,051%, e la restante parte è un finanziamento a fondo perduto pari al 25% del totale del finanziamento. Se la tua azienda ha sede operativa in una regione del Sud Italia, la quota di contributo a fondo perduto sale al 40%. Un aspetto che devi ricordare è che Sace garantisce questa quota di contributo a fondo perduto solo per richieste finanziate entro giugno 2022.

Ricapitoliamo: come districarsi tra i contributi a fondo perduto 2022?

Come hai visto, il tema dei finanziamenti a fondo perduto è lungo e in continuo aggiornamento. Per questo motivo ho voluto creare una guida che potesse fornirti un quadro più chiaro per districarti nella giungla dei contributi disponibili, non solo quest’anno ma anche in futuro.

Tuttavia, hai sicuramente capito che gestirsi in modo amatoriale comporta un grosso margine di errore. Quindi, per evitare di sbagliare e per non perdere tempo, è necessario affidarsi a un esperto di finanza aziendale, che ti supporti in ogni passaggio: dallo studio di fattibilità fino all’erogazione del contributo. Sono oltre 50 gli imprenditori che mensilmente si rivolgono a Finera e che, grazie al supporto del nostro team di specialisti, hanno ottenuto i finanziamenti che volevano.

Se anche tu vuoi essere certo di ottenere il contributo adatto a te, prenota un incontro gratuito e senza vincoli.

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