Se hai intenzione di creare un’impresa “creativa” oppure gestisci già un’azienda in questo campo, ci sono buone notizie per te. Devi sapere, infatti, che all’interno del PNRR è presente un bando che destina 20 milioni di euro a fondo perduto per le imprese culturali e creative, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit con l’obiettivo di sostenere il rilancio dei settori culturali e creativi.
In particolare, parliamo del Bando TOCC, di cui abbiamo deciso di raccogliere tutte le informazioni più importanti nelle prossime righe. Quindi, continua a leggere la nostra guida per capire quali sono le aziende che possono partecipare al bando imprese creative e le modalità di partecipazione.

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Indice
Cos’è il TOCC?
Il TOCC non è altro che l’incentivo Transizione digitale per organismi culturali e creativi. Si tratta di un’iniziativa che favorisce l’innovazione e la digitalizzazione delle PMI, degli enti del terzo settore, delle organizzazioni profit e no profit. Il bando TOCC è promosso dal Ministero della Cultura e viene gestito interamente da Invitalia.
L’obiettivo di una iniziativa come il TOCC, quindi, è quello di sostenere la ripresa e il rilancio dei settori culturali e creativi e dei settori in cui le attività si basano su valori culturali ed espressioni artistiche. Parliamo ad esempio di: architettura, archivi, biblioteche e musei, artigianato artistico, audiovisivo (inclusi film, televisione, videogiochi e multimedia), patrimonio culturale tangibile e immateriale, design (incluso il design della moda), festival, musica, letteratura, arti dello spettacolo (compresi teatro e danza), libri ed editoria, radio e arti visive.
L’iniziativa prevede una dotazione finanziaria di 115 milioni di euro prevista dal PNRR, denaro che è a disposizione delle imprese su citate e per una serie di ambiti di intervento. In particolare, però, sono previsti contributi a fondo perduto fino all’80% delle spese e per un importo massimo di 75.000 €.
A chi è rivolto il bando imprese creative TOCC?
Lo abbiamo accennato nel paragrafo precedente ma, adesso, andremo più nel dettaglio. Infatti, c’è da sapere che le agevolazioni previste dal bando imprese creative Invitalia sono rivolte a tutte le piccole e medie imprese, in forma societaria di capitali oppure di persone, incluse le cooperative, le associazioni non riconosciute, nonché agli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, che risultano costituiti al 31 dicembre 2020 e che operano nei settori culturali e creativi che operano in questi settori:
- Musica
- Audiovisivo e radio
- Moda
- Architettura e design
- Arti visive
- Spettacolo dal vivo e festival
- Patrimonio culturale materiale e immateriale
- Artigianato artistico
- Editoria, libri e letteratura
- Area interdisciplinare (per chi opera in più di un ambito di intervento tra quelli elencati)
Bando imprese creative 2023: tipologie di investimenti finanziabili
In particolare, il bando è rivolto a tutte queste realtà per poter finanziare dei progetti di innovazione ecocompatibili che si traducono in un basso impatto ambientale, efficienza energetica oppure riciclo di prodotti.
In ogni caso, i progetti che possono essere finanziati devono prevedere:
- la creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online dei prodotti culturali verso un nuovo pubblico
- Le attività per la fruizione del proprio patrimonio tramite piattaforme digitali e nuovi format narrativi
- La digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore condivisione e diffusione
- L’incremento del crowdsourcing e dello sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione di progetti
Come detto, le agevolazioni vengono concesse sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% della spesa ammissibile e per una dotazione di circa 20 milioni di euro. L’importo è ripartito in misura uguale rispetto ai 10 ambiti di intervento e almeno il 40% è riservato alle regioni nel Mezzogiorno come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna. L’importo, in ogni caso, non può superare l’importo massimo di 75.000 €.
La durata massima per ciascun progetto ammesso è di 18 mesi, a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione. Inoltre, tutte le attività dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicembre del 2025. Ovviamente, ciascun soggetto può presentare una sola domanda correlata ad un unico progetto.
La buona notizia è che i progetti presentati possono fare anche riferimento a partnership con soggetti terzi che non partecipano al bando e che vengono considerati a tutti gli effetti dei soggetti che facilitano il raggiungimento delle finalità indicate nel progetto.
Quali sono le spese ammissibili dal bando TOCC 2023?
Una volta che il progetto sarà ammesso al bando e, quindi, ai fondi per un valore massimo di 75.000 €, è importante capire anche quali sono le spese ammissibili che possono essere dedicate. Ecco un elenco esaustivo:
- impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili di ultima generazione, a basso impatto ambientale e finalizzati all’utilizzo del ciclo produttivo green
- servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare.
- opere murarie fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile, per l’adeguamento delle unità locali
Tutti gli interventi previsti dal bando, inoltre, devono rispettare il principio di DNSH, ovvero quello di non arrecare un danno all’ambiente.
Inoltre, i beni devono essere nuovi e non delle sostituzioni di impianti e macchinari vecchi. Il bando non prevede le spese per le acquisizioni “contratto chiavi in mano” e né i beni con contratti di leasing.
Inoltre, per un limite massimo del 20%, sono previste anche le seguenti spese:
- materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo
- utenze relative all’unità locale purché strettamente funzionali al progetto finanziato
- canoni di locazione relativi all’unità locale
- prestazioni di servizi strettamente funzionali al progetto
- nuovo personale assunto per il progetto finanziato, che non benefici di altre agevolazioni.
Come fare la domanda per partecipare al TOCC?
Adesso che hai capito qual è il contenuto del bando TOCC 2023, è importante comprendere la modalità attraverso cui è possibile ottenere il contributo del fondo perduto fino ad un massimo di 75.000 €.
Quindi, le domande possono essere presentate direttamente sul sito web di Invitalia fino alle ore 18 del 12 luglio, utilizzando la modulistica che Invitalia stessa mette a disposizione. Inoltre, avrai bisogno anche di alcuni documenti:
- carta di identità digitale (SPID, CNS, CIE)
- avere l’accesso all’area riservata per compilare online la domanda e caricare documenti come il business plan e gli allegati.
Infine, affinché sia possibile concludere tutta la procedura, è necessario essere in possesso di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata.
A partire dal 13 luglio 2023, quindi, Invitalia si occuperà di valutare i progetti e stilerà una graduatoria. La valutazione della domanda da parte dei richiedenti viene valutata sulla base di una serie di aspetti e fattori:
- Efficacia del progetto, ovvero la sua capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati in un tempo congruo
- Utilità del progetto
- Sostenibilità del progetto, la sua capacità di potersi sostenere nel tempo anche da un punto di vista economico
- Criteri premiali
È importante sottolineare che i destinatari della misura possono partecipare anche tramite la formula di progetti a rete con un un numero che va da 3 a 5. Pertanto, ogni soggetto dovrà presentare la domanda in maniera autonoma ma, allo stesso tempo, essere sinergicamente connesso agli altri. Anche in questo caso, il contributo che viene concesso è commisurato alle spese sostenute da ciascun soggetto entro i limiti imposti dal bando.
FAQ Imprese creative
Cosa si intende per imprese creative?
Le imprese creative sono tutte quelle aziende che hanno l’intenzione di sfruttare il talento, la creatività e la maestria di tutti gli individui che hanno la capacità di creare posti di lavoro e benessere attraverso lo sfruttamento delle proprietà intellettuali. Per il bando, le imprese creative operano nei seguenti campi: architettura, archivi, biblioteche e musei, artigianato artistico, audiovisivo (inclusi film, televisione, videogiochi e multimedia), patrimonio culturale tangibile e immateriale, design (incluso il design della moda), festival, musica, letteratura, arti dello spettacolo (compresi teatro e danza), libri ed editoria, radio e arti visive.
Cosa finanzia Invitalia?
Invitalia, tra le tante cose, è coinvolta anche nel bando TOCC, l’iniziativa che si occupa di finanziare per un massimo di 75.000 € progetti e imprese culturali e creative, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit con l’obiettivo di sostenere il rilancio dei settori culturali e creativi.
Quali sono le spese ammissibili da bando TOCC?
Le spese ammissibili sono numerose e si traducono in un finanziamento a fondo perduto pari all’80% e comunque non superiore a 75.000 €. Sono inclusi: impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili di ultima generazione, a basso impatto ambientale e finalizzati all’utilizzo del ciclo produttivo green; servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare; opere murarie fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile, per l’adeguamento delle unità locali.
Come accedere al bando imprese creative 2023?
Come avrai sicuramente letto, il Bando TOCC Invitalia è stato finanziato anche per il 2023 ed è una misura pensata per le imprese creative che operano nel campo della cultura e che vogliono adottare delle iniziative finalizzate al rispetto dell’ambiente e alla diffusione del patrimonio culturale italiano.
Ma come accedere al Bando TOCC Invitalia 2023? Come sai, per accedere alle agevolazioni è richiesta da parte di Invitalia una serie di documenti che possono essere da reperire o realizzare in tempi brevi. Senza dimenticare tutto l’iter burocratico che caratterizza ogni bando e che spesso si fa difficoltà a comprendere a pieno. Per avere la certezza di poter accedere ai bandi di Invitalia, tantissime PMI si rivolgono a realtà specializzate in finanza agevolata, come Finera.
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