Bonus Imprese 2023: guida a tutti gli incentivi più vantaggiosi

bonus imprese 2023

In un periodo di inflazione dilagante e di costi decisamente superiori alla media, è importante capire quali sono i bonus imprese attivi per poter accedere a una serie di agevolazioni e rendere più semplice la possibilità di portare avanti la nostra azienda. La buona notizia è che, per il 2023, ci sono una serie di misure a cui si può accedere in maniera semplificata e che sono disponibili per un numero notevole di imprese.

In questo articolo, quindi, abbiamo deciso di parlare dei bonus aziende e degli incentivi imprese che sono stati attivati dal Governo per il 2023. In particolare, soffermeremo la nostra attenzione sui crediti d’imposta, l’intervento più importante della Legge di Bilancio 2023, per poi focalizzare l’attenzione verso i finanziamenti dedicati alle nuove imprese, come Resto al Sud oppure il fondo dedicato alle PMI creative.

Sei sei interessato, continua a leggere questo articolo.

Crediti d’imposta: energia, gas e carburante

Tra le agevolazioni imprese c’è sicuramente il credito d’imposta disponibile per tutte le aziende in merito ad energia, gas e carburante. Infatti, fino al primo trimestre del 2023, le imprese possono chiedere e ricevere i crediti di imposta proprio questi tre elementi.

In un secondo momento, i crediti d’imposta possono essere utilizzati come strumento di compensazione tramite modello F24 affinché possa essere ottenuto un rimborso delle spese sostenute. Oppure, i crediti d’imposta possono essere ceduti anche a soggetti terzi, rimanendo fruibili comunque dal cessionario.

In ogni caso, è bene ricordare che per un bonus imprese 2023 di questo tipo sono previste una serie di agevolazioni a seconda del costo energetico che viene sostenuto. Le fattispecie di cui tener conto sono le seguenti:

  • imprese che hanno consumato molta energia elettrica
  • aziende che hanno consumato poca energia elettrica
  • PMI o imprese di grandi dimensioni che consumano gas

Invece, per le aziende agricole sono disponibili una serie di crediti d’imposta per l’acquisto del carburante dedicato all’utilizzo dei mezzi per lo svolgimento dell’attività di impresa.

Incentivi imprese 2023 per aziende ad alto consumo di energia

Adesso, è importante capire in che modo si sviluppano i crediti d’imposta di cui abbiamo appena parlato. Ad esempio, le imprese ad alto consumo di energia, ottengono un credito d’imposta pari al 45% per la componente energetica. In particolare, l’impresa avrà dirittto al rimborso:

  • dei costi che hanno subito un incremento del kWh superiore al 30%
  • dell’energia elettrica prodotto dalle imprese e autoconsumata dalle stesse nel primo trimestre del 2023

Bonus imprese 2023 per imprese a basso consumo di energia

Come detto, ci sono agevolazioni per imprese 2023 a basso consumo di energia, in particolare per quelle dotate di contatori di potenza pari o superiore a 4,5 kW. Queste aziende, quindi, possono ottenere un credito d’imposta per la spesa sostenuta per l’acquisto della componente elettrica che è stata utilizzata nel primo trimestre del 2023 e per l’energia utilizzata nel quarto trimestre 2022 che ha subito un aumento del 30% rispetto al 2019.

Per ottenere un’agevolazione di questo tipo, è necessario che l’acquisto della componente venga dimostrato tramite fatture. Il rimborso sarà pari al 35% sull’F24.

Aiuti alle imprese 2023 che acquistano e utilizzano gas

Tra le altre agevolazioni disponibili per le imprese c’è anche l’opportunità di ottenere un credito d’imposta pari al 45% della spesa sostenuta per l’acquisto di gas. Il gas deve essere consumato nel primo trimestre del 2023 e per scopi diversi da quelli termoelettrici.

Credito d’imposta carburante per aziende agricole

Infine, i crediti d’imposta terminano con un’agevolazione disponibile anche per le aziende agricole in merito all’acquisto del carburante. Infatti, è previsto un rimborso pari al 20% della spesa effettuata per l’acquisto di carburante nel primo trimestre del 2023.

I costi che vengono affrontati dall’azienda vengono rimborsati tramite la dichiarazione dei redditi e devono essere sostenuti per l’acquisto di gasolio e benzina destinati alle macchine agrcole. Il bonus è disponibile sotto forma di rimborso del 20% anche per la spesa del carburante utilizzato per riscaldare le serre oppure i fabbricati produttivi. Anche in questo caso, le spese di cui sopra devono essere dimostrate tramite la presenza di regolare fattura.

Finanziamenti imprese e incentivi fondo perduto 2023

Con la nuova Legge di Bilancio approvata dal Governo Meloni e tramite il Contratto di Sviluppo, le imprese possono ottenere degli incentivi a nella misura in cui decidessero di investire in programmi di sviluppo industriale, incluse anche la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e a tutela dell’ambiente. Quindi, gli aiuti alle imprese del nuovo decreto si traducono in:

  • Contributi a fondo perduto in conto impianti: una somma di denaro che viene erogata all’impresa per acquistare, produrre o ampliare immobilizzazioni immateriali come macchinari, impianti e automezzi.
  • Contributi a fondo perduto sulla spesa sostenuta.
  • Finanziamento agevolato con tasso di interesse conveniente.
  • Contributo in conto interessi: non sul valore del bene ma sul tasso di interesse passivo.

In particolare, la Legge di Bilancio rifinanzia il contratto di Sviluppo in questa maniera:

  • 60 milioni di euro, ogni anno dal 2023 al 2027
  • 240 milioni di euro per ogni anno dal 2028 al 2037
  • 40 milioni di euro per lo sviluppo di attività turistiche

Fondi di garanzia PMI prorogato

La Legge di Bilancio 2023 ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre di quest’anno il fondo per le PMI. Si basa di una misura che consente alle aziende di chiedere in prestito fino a 5 milioni di euro da destinare per investimenti oppure per liquidità. La garanzia è valida per finanziamenti che durano fino ad un massimo di 8 milioni di euro e di importo fino:

  • al 15% dei ricavi delle vendite negli ultimi 3 anni di esercizio
  • oppure, al 50% dei costi sostenuti per l’energia nei 12 mesi precedenti alla richiesta per la garanzia agevolata

Tetto di spesa bonus quota PMI fino a 500.000 €

Un’altra conferma importante è il credito d’imposta quotazione PMI. Si tratta di un’agevolazioe che si traduce in un rimborso del 50% delle spese di consulenza che sono state sostenute dal 2018 fino al 2023 per la quotazione in borsa. Nel 2023, il rimborso è arrivato ad un tetto massimo di 500.000 euro a fronte di un miglioramento dell’incentivo rivolto alle imprese.

Incentivi per PMI e Made in Italy

Un’altra misura che è stata introdotta da parte del Governo Meloni è l’istituzione di un fondo per il potenziamento, sviluppo e modernizzazione dei processi delle imprese sul territorio italiano. Secondo quanto previsto da questa misura, le imprese che eccellono nel Made in Italy otterranno una dotazione di 5 milioni di euro nel 2023 e di 95 milioni di euro per il 2024.

Finanziamenti nuove imprese anche a fondo perduto 2023

Se, fino a questo momento, abbiamo parlato delle agevolazioni per le imprese già esistenti, adesso è necessario accennare a tutti quegli interventi che sono rivolti alle aziende che verranno e agli imprenditori che hanno un’idea di business e la vogliono finalmente realizzare. In particolare, sono disponibili una serie di agevolazioni che con la Legge di Bilancio 2023 sono state rifinanziate. Tra i contributi a fondo perduto del 2023 c’è anche una misura che concede fino a 200.000 alle nuove imprese, rispettando determinati requisiti.

Contributi a fondo perduto fino a 200.000 €: Resto al Sud 

Nel 2023 sono disponibili una serie di bonus imprese e contributi a fondo perduti pensati per aziende che hanno determinate caratteristiche. Iniziamo con il dire che è attiva la dotazione di 1 miliardo e 250 milioni di euro per la misura “Resto al Sud”.

“Resto al Sud” è ormai una certezza per tutti i governi che si susseguono in Italia e si tratta di una misura che ha l’obiettivo di andare ad agevola le iniziativa imprenditoriali che si svolgono nel Mezzogiorno. In particolare, la misura è disponibile per Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. L’iniziativa è valida anche per le zone del cratere sismico in Umbria, Marche e Lazio. L’agevolazione è disponibile per tutti gli imprenditori che hanno un’età compresa tra 18 e 55 anni.

In particolare, la misura “Resto al Sud” si traduce in due contributi che garantiscono una copertura pressoché totale delle spese previste nel bando. Le tipologie di aiuto sono le seguenti:

  • Investimento del 50% erogato sotto forma di contributi a fondo perduto
  • Investimento del 50% con garanzia da parte del fondo di garanzia PMI

Per la seconda parte dell’aiuto, è importante sottolineare che gli interessi saranno tutti a carico di Invitalia, la società che gestisce praticamente tutti i finanziamenti a fondo perduto destinati alle imprese nel 2023. In totale, quindi, si possono richiedere fino a 50.000 € che diventano 200.000 € per le aziende che contano 4 o più soci.

Inoltre, i settori previsti dal bando di Invitalia sono: turismo, commercio, attività produttive legate alla pesca, agricoltura e acquacoltura. Sono previste anche le attività legate alla libera professione. Invece, rimangono esclusi colori i quali hanno avuto accesso a contributi statali analoghi.

Infine, è importante fare un accenno anche ai requisiti necessari per poter accedere a questo contributo. A prescindere dal requisito della localizzazione, possono ottenere il contributo tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 55 anni.

Fondo per le piccole e medie imprese creative

La Legge di Bilancio del 2023 prevede anche un potenziamento del Fondo per le Piccole e Medie Imprese Creative che passa a 3 milioni di euro per il 2023 e a 5 milioni di euro per il 2024. L’obiettivo del governo è quello di: “favorire il rafforzamento e la qualificazione dell’offerta culturale nazionale, come mezzo di crescita sostenibile e inclusiva, la nuova imprenditorialità e l’occupazione, con particolare riguardo a quella giovanile.

Gli strumenti a disposizione degli imprenditori in questo settore si traducono in contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati oppure un combinazioni di questi due strumenti. I settori che possono beneficiare di questo tipo di iniziativa sono quelli relativi a:

  • architettura e design;
  • archivi, biblioteche, musei;
  • artigianato artistico;
  • audiovisivo, cinema, televisione e contenuti multimediali;
  • software e videogiochi;
  • patrimonio culturale materiale e immateriale;
  • festival, musica, letteratura;
  • arti dello spettacolo, editoria, radio, arti visive;
  • comunicazione e pubblicità.

Si tratta di un aumento delle risorse destinato alle imprese culturali per poter garantire una spinta a questo settore, sempre troppo bistrattato.

Come accedere ai bonus imprese 2023?

Come avrai sicuramento capito, anche per il 2023, il Governo ha deciso di rendere disponibili una serie di agevolazioni, misure e contributi a fondo perduto per imprese nuove o già operative.

In particolare, la stragrande maggioranza degli interventi si basano sui crediti di imposta a fronte dell’aumento delle spese delle aziende per gas, energia e carburante. Per quanto riguarda le nuove imprese, rimane attiva l’iniziativa dedicata alle imprese del Sud con una dotazione di 1,2 miliardi di euro. Infine, viene anche potenziato il fondo destinato alle imprese creative nel settore della cultura.

Ma come accedere ai bonus imprese 2023? Come sai, per accedere ai bonus e alle agevolazioni è richiesta una documentazione che può essere complessa da reperire o realizzare. Altro aspetto da considerare è che tutto l’iter burocratico e le indicazioni spesso in burocratese, complicano maggiormente le cose.

Per avere la certezza di accedere ai bonus 2023, una PMI può avvalersi del supporto di realtà specializzate in finanza straordinaria, come Finera. I nostri esperti hanno competenze in tutti gli ambiti della finanza agevolata e possono darti il supporto che necessiti per individuare l’agevolazione più adatta alla tua impresa. Per maggiori informazioni, fissa subito una prima consulenza gratuita.

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