Bonus PMI Mezzogiorno: cos’è, come funziona e come accedere

Bonus PMI Mezzogiorno

Il 18 ottobre 2023 aprono le domande per il Bonus PMI Mezzogiorno, un’opportunità molto interessante per le imprese che operano nel Centro Sud Italia. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato un fondo di 400 milioni di euro che mira a potenziare la crescita sostenibile e la competitività delle piccole e medie imprese nelle regioni meridionali del nostro Paese. Ma cosa prevede questo bonus? Come funziona? Chi può richiederlo e come si accede? Leggi questo articolo per avere una panoramica chiara e dettagliata su cos’è, come funziona e a chi si rivolge il Bonus PMI Mezzogiorno 2023.

Cos’è il Bonus PMI Mezzogiorno?

Il Bonus PMI Mezzogiorno è un incentivo destinato agli investimenti imprenditoriali innovativi realizzati dalle imprese situate nel Centro Sud Italia. Questo bando può coprire fino al 75% delle spese considerate ammissibili sotto forma di finanziamenti agevolati o contributi. Le regioni coinvolte comprendono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. La dotazione finanziaria complessiva del programma ammonta a 400 milioni di euro, con il 25% destinato alle micro e piccole imprese.

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha istituito questo nuovo bando con il Decreto Ministeriale del 15 maggio 2023. Il finanziamento proviene dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” (PN RIC 2021-2027).

L’obiettivo del Bonus PMI Mezzogiorno è sostenere la transizione delle PMI delle regioni del Mezzogiorno attraverso investimenti imprenditoriali innovativi che fanno ampio uso delle tecnologie digitali, in linea con il Piano Transizione 4.0.

Chi può richiedere il Bonus PMI Mezzogiorno?

Il Bonus PMI Mezzogiorno è destinato alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Regolare costituzione, iscrizione e attività nel Registro delle Imprese.
  • Non essere in liquidazione volontaria o coinvolte in procedure concorsuali.
  • Possedere un’unità produttiva situata nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno al momento della prima richiesta di agevolazione.
  • Non essere in difficoltà finanziaria al 31 dicembre 2019, salvo deroghe per le microimprese e piccole imprese.
  • Conformità alle normative vigenti in materia di ambiente, lavoro e altre normative.
  • Non avere ricevuto sanzioni relative a precedenti agevolazioni concesse dal Ministero.
  • Non aver delocalizzato l’unità produttiva oggetto dell’investimento nei due anni precedenti la domanda.

Come Funziona il Bonus PMI Mezzogiorno?

Il Bonus PMI Mezzogiorno opera su base di domanda e segue una procedura valutativa basata su sportello. Le agevolazioni all’interno del programma “Investimenti sostenibili 4.0” sono erogate sotto forma di contributo in conto impianti o finanziamento agevolato, coprendo una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%.

In dettaglio:

  • Per imprese di micro e piccola dimensione, il 50% delle spese ammissibili viene fornito come contributo in conto impianti e il 25% come finanziamento agevolato.
  • Per le imprese di media dimensione, il 40% delle spese ammissibili è coperto come contributo in conto impianti e il 35% come finanziamento agevolato.

L’ammontare massimo del bonus è determinato dalle spese ritenute ammissibili, che devono essere comprese tra 750.000 euro e 5.000.000 euro. L’agevolazione si articola in un contributo e un finanziamento agevolato. Il bonus funziona con una procedura a sportello, quindi le domande di finanziamento agevolato apriranno il 18 ottobre 2023 e si chiuderanno solo quando le risorse saranno esaurite.

Quali progetti sono finanziabili con il bonus per le PMI del Sud?

Il Bonus supporta la transizione delle PMI delle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno verso il paradigma del Piano Transizione 4.0. Questo viene fatto incentivando investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili che utilizzano ampiamente le tecnologie digitali. I progetti finanziabili devono:

  • Utilizzare tecnologie abilitanti del Piano Transizione 4.0, con spese preponderanti rispetto ai costi totali del programma.
  • Mirare all’espansione della capacità produttiva, alla diversificazione o al cambiamento dei processi produttivi esistenti, o alla creazione di nuove unità produttive.
  • Essere situati nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno.
  • Avere spese ammissibili comprese tra 750.000 euro e 5.000.000 euro e non superiori al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato.
  • Iniziare dopo la presentazione della domanda e completarsi entro 18 mesi dalla concessione delle agevolazioni.

Per i progetti con un’alta sostenibilità, sono previsti criteri di valutazione aggiuntivi, consentendo alle imprese di ottenere un punteggio bonus. Lo stesso vale per i progetti che contribuiscono agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici stabiliti dalla legislazione europea.

Le spese ammissibili per il Bonus PMI Mezzogiorno

Le spese ammissibili per il Bonus PMI Mezzogiorno riguardano principalmente l’acquisto di beni nuovi materiali e immateriali, inclusi:

  • Macchinari, impianti e attrezzature.
  • Lavori edili (entro il 40% dei costi ammissibili).
  • Programmi informatici e licenze correlati all’uso di beni materiali.
  • Acquisizione di certificazioni ambientali.

Sono anche accettate spese di consulenza, tra cui:

  • Servizi di consulenza specialistica per l’applicazione di tecnologie abilitanti.
  • Servizi di consulenza per diagnosi energetiche.

Come Presentare domanda per il Bonus PMI Mezzogiorno

Le domande per il Bonus PMI Mezzogiorno devono essere presentate esclusivamente online tramite il sito di Invitalia. La procedura si articola in due fasi:

  1. Compilazione della domanda, possibile già dal 20 settembre 2023.
  2. Invio della domanda a partire dall’18 ottobre 2023.

È importante ricordare che:

  • Ogni impresa può presentare una sola domanda, con la possibilità di presentarne una nuova in caso di rigetto.
  • Le domande vengono accettate in ordine cronologico giornaliero di presentazione.
  • Le domande presentate nello stesso giorno sono considerate pervenute contemporaneamente.
  • Se le risorse residue non consentono l’accettazione completa delle domande presentate in un giorno, vengono prese in considerazione in base a una graduatoria di merito fino all’esaurimento del finanziamento disponibile.

L’iter burocratico richiede una documentazione dettagliata e spesso le aziende cadono in almeno uno degli 11 errori comuni che si commettono quando si prova ad accedere a un bando in autonomia. Questi errori, che vanno dall’informazione mancante nel documento alla svista nella rendicontazione delle spese, comportano il rifiuto della domanda. Per evitarli è sempre consigliato affidarsi a esperti in finanza agevolata, come lo siamo noi di Finera, che possiamo seguirti in ogni passaggio, dalla creazione della documentazione fino all’erogazione del contributo. Vuoi maggiori dettagli e sei interessato al Bonus PMI Mezzogiorno? Allora contattaci per una prima consulenza gratuita e non vincolante.

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