Grazie ai fondi Europei e agli strumenti di agevolazione messi in campo dallo Stato, le imprese possono ottenere supporto, principalmente di tipo economico, per i loro investimenti e – soprattutto – per una ripresa dopo l’emergenza COVID.
Tra le opzioni possibili, una delle più importanti è costituita dai bandi per i contributi a fondo perduto. Se vuoi approfondire questo tipo di agevolazioni, continua a leggere questo articolo e scopri quali sono i bandi a fondo perduto disponibili per i vari settori e quali sono quelli adatti alla tua azienda.

Indice
- Cosa sono i bandi per i contributi a fondo perduto?
- I requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto
- Come conoscere i bandi fondo perduto?
- I Bandi per ottenere contributi a fondo perduto dalle Regioni
- Bandi a fondo perduto italiani
- Bandi europei per le agevolazioni a fondo perduto
- Come valutare un bando a fondo perduto?
- Presentare domanda per un bando a fondo perduto
- Accedere ai contributi a fondo perduto europei
Cosa sono i bandi per i contributi a fondo perduto?
Con la terminologia bandi a fondo perduto ci riferiamo a tutte quei bandi che regolano l’erogazione di una agevolazione costituita da un contributo a fondo perduto. Prima di passare a scoprire quali sono questi bandi, e a quali di essi puoi accedere in base alle caratteristiche della tua impresa e del tuo investimento, cerchiamo di chiarire cos’è un contributo a fondo perduto.
Contributo a fondo perduto: cos’è e quali sono i vantaggi?
Un contributo a fondo perduto è un prestito senza interessi, né – tanto meno – obbligo di restituzione. Sono prestiti “perduti”, ovvero, per cui l’ente erogatore non riceve rimborso, in nessuna forma. Il vantaggio principale del contributo a fondo perduto sta proprio nel fatto di non dover essere restituito.
Per le imprese, si tratta di un contributo economico importantissimo che può rendere accessibili investimenti che altrimenti non lo sarebbero. Questo è anche il motivo per cui la forma del contributo a fondo perduto è quella più desiderata dalle imprese. Tuttavia prima di ottenere il contributo, devi essere in grado di sostenere quelle spese per conto tuo.
La tua impresa deve avere a disposizione la liquidità che gli serve per l’investimento, e solo in una fase successiva può ottenere il contributo a fondo perduto, come se fosse una sorta di rimborso sulle spese effettuate. Esistono altre forme di finanziamento agevolato che ti consentono di avere a disposizione subito la liquidità che ti serve per effettuare l’investimento, anche se successivamente tale liquidità dovrà essere rimborsata attraverso canoni mensili.
Fondo perduto con formule miste: come funzionano?
Come vedremo nel corso dell’articolo, la maggior parte dei bandi offre agevolazioni di natura mista. Cosa significa? Nella maggior parte dei casi, l’agevolazione non viene erogata interamente attraverso un contributo a fondo perduto. L’incentivo è stanziato con una percentuale a fondo perduto e un’altra percentuale in un’altra forma, che nella maggior parte dei casi è un finanziamento agevolato.
Da questa formula mista puoi trarre il vantaggio di:
- avere una parte di liquidità immediata- da restituire;
- ed una parte da ricevere in una fase successiva-solo dopo aver effettuato le spese- che non devi restituire.
I requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto
Abbiamo appena visto in cosa consiste un bando per i contributi a fondo perduto. Analizziamo ora i requisiti per accedervi. In verità, ogni bando a fondo perduto specifica nel testo di riferimento quali sono i requisiti per poter ottenere l’agevolazione.
I requisiti indicano le caratteristiche delle aziende richiedenti, le spese ammissibili, le modalità di presentazione della domanda, e altri dettagli. In ogni caso, per ottenere un contributo a fondo perduto, è sempre richiesta la presentazione di un progetto di investimento o business plan. L’impresa richiedente, cioè, dovrà compilare un documento in cui presenta il proprio progetto di investimento con le spese che intende effettuare, rispettando tempistiche ben stabilite.
Come conoscere i bandi fondo perduto?
I bandi che regolano l’agevolazione di contributi a fondo perduto sono molto numerosi. Possiamo dividerli in tre macro-categorie, i bandi:
- europei: erogati dai fondi europei e gestiti direttamente dall’Europa o attraverso agenzie italiane.
- italiani: gestiti da agenzie come Invitalia, Ismea, il Ministero dello Sviluppo Economico, e altre…
- regionali: sono diversi e disponibili per le imprese che svolgono la loro attività in un determinato territorio
Di seguito, riassumiamo quelli più importanti.
I Bandi per ottenere contributi a fondo perduto dalle Regioni
Questi tipi di bandi fondo perduto sono diversi a seconda della Regione. Per scoprire se esiste un bando adatto alle tue esigenze disponibile nella Regione in cui la tua impresa esercita la sua attività, ti invitiamo a consultare il sito della Regione, o le numerose piattaforme online come bandi.contributiregione.it.
La piattaforma che abbiamo menzionato è una delle migliori perché raccoglie i bandi per Regione. Per capire quali sono disponibili per te, non devi fare altro che cliccare sulla tua Regione e consultare tutte le alternative disponibili. Ricorda che non potrai partecipare indifferentemente a tutti o a qualsiasi bando disponibile per la tua Regione. Ciascun bando, infatti, è rivolto a imprese che rispondono a determinati requisiti e non è finita qui. Non è solo la tua impresa a dover rispondere ai requisiti, ma anche l’investimento che hai intenzione di fare.
Ogni bando nasce con un obiettivo specifico e agevola solo certi tipi di investimenti e non altri, specificando in ogni bando l’elenco dettagliato di quali spese sono ammissibili – e in alcuni casi specifica anche quelle non ammissibili.
Incentivi a fondo perduto del Ministero del Turismo
Abbiamo scelto questo bando come esempio perchè ci permette di chiarire un ulteriore punto: i bandi contributo a fondo perduto Regioni difficilmente sono rivolti a una Regione esclusiva. Più spesso, uno stesso bando è attivo in un numero di Regioni che può essere variabile.
L’incentivo al Turismo è, per esempio, attivo in Abruzzo, basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto. Questo bando assegna l’erogazione di contributi a fondo perduto a guide turistiche e accompagnatori turistici. Cosa cambia, allora, con un bando nazionale?
Anche se un bando regionale fosse attivo in tutte e 20 le Regioni italiane, resterebbe diverso da un bando nazionale in quanto è gestito da un ente locale regionale, o non da un ente nazionale. Ogni impresa dovrà quindi fare riferimento al bando e alla normativa specifica per la propria Regione e presentare la domanda con le caratteristiche e presso le piattaforme indicate dalla Regione.
Bandi a fondo perduto italiani
Una delle fonti principali per conoscere quali bandi fondo perduto sono stati messi a disposizione dallo Stato Italiano è il sito di INVITALIA, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Invitalia gestisce i contributi italiani ed europei, cosiddetti “indiretti” ovvero che sono messi a disposizione attraverso normative europee ma che sono poi di fatto gestiti dalle amministrazioni locali nazionali.
L’Ente offre un servizio a tutto tondo e non si limita solo a fornire i portali necessari alla gestione delle domande. Per conoscere tutte le agevolazioni a fondo perduto di Invitalia, leggi anche il nostro articolo: INVITALIA: come accedere ai bandi se hai un’impresa.
Bandi europei per le agevolazioni a fondo perduto
I bandi fondo perduto sono meno numerosi rispetto ad altri tipi di agevolazioni, ma non è comunque facile riuscire a individuarli tutti. Di seguito trovi una lista dei bandi europei a fondo perduto attualmente attivi, ma ti consigliamo di visitare i siti ufficiali di riferimento per ogni aggiornamento.
Bando BEI, Banca Europea per gli investimenti
Si tratta di un bando che fornisce una agevolazione che va a coprire con un contributo a fondo perduto il 50% delle spese sostenute ritenute ammissibili. Si rivolge a imprese in diversi settori (agricoltura, artigianato, turismo, servizi, no profit, commercio, industria) con sede in tutto il territorio italiano. Il bando finanzia attrezzature e macchinari, ma anche opere edili e impianti, progetti di ricerca e sviluppo, consulenze e servizi.
Horizon 2020
Questo bando finanzia investimenti di imprese (PMI e micro-imprese) attive nei settori dell’industria, servizi e no profit.
Europa Creativa
A questo bando possono accedere tutte le imprese con sede sul territorio italiano purché siano attive nel settore dei servizi oppure no profit. Il contributo è volto a finanziare le spese sostenute per consulenze e servizi.
Contributo a fondo perduto nel settore culturale
A differenza dei precedenti, il contributo a fondo perduto nel settore culturale non è rivolto a tutte le imprese presenti sul territorio nazionale, ma solo a quelle con sede nelle Regioni di Sicilia, Puglia, Campania, Calabria e Basilicata. Anche il settore è ristretto alle imprese che operano nel settore culturale, per cui sono agevolate le associazioni, le Onlus, i Consorzi, le persone fisiche, e anche le micro-imprese e le piccole e medie imprese.
Con questo bando si può ottenere un finanziamento delle spese ammissibili che ne copre il 90% dell’ammontare totale. Questo 90% è però costituito solo in parte da un contributo a fondo perduto. La parte restante è erogata tramite finanziamento agevolato.
L’’impresa può stipulare un contratto di finanziamento con una banca che prevede interessi molto inferiori a quelli di mercato. In questo modo si ottiene anche una parte di liquidità immediata, cosa che non è possibile ottenere quando il bando eroga esclusivamente un contributo a fondo perduto.
Altri contributi a fondo perduto europei
Gli altri bandi fondo perduto europei sono:
- Cosme: un programma europeo per supportare le piccole e medie imprese
- Erasmus+: per agevolare la mobilità nello studio e la formazione
- Bando ICE: un progetto volto a supportare i progetti di internazionalizzazione.
Come valutare un bando a fondo perduto?
Prima di scoprire come si compila un bando a fondo perduto cerchiamo di capire come valutarli. I testi dei bandi possono essere piuttosto lunghi: leggerli tutti da cima a fondo per comprendere quali sono i più adatti a te risulterebbe impossibile. Quali sono, quindi, le informazioni sulle quali concentrarsi? Gli aspetti che devi analizzare sono principalmente due e sono quelli di cui abbiamo appena parlato. Una volta che ti sei assicurato che il bando che stai valutando eroga un contributo a fondo perduto, consulta l’indice del testo alla ricerca delle seguenti informazioni.
Requisiti d’impresa
In questa sezione si specifica quali imprese possono partecipare ai bandi.
Nel caso di bandi regionali, uno dei requisiti sarà sicuramente di tipo geografico: l’impresa deve esercitare la sua attività nel territorio della Regione.
Altri requisiti possono riguardare il settore di esercizio, la ragione sociale dell’impresa, l’età dell’imprenditore richiedente, o l’età dell’impresa
Investimenti finanziabili
In questa sezione viene specificato quali tipi di investimenti vengono ritenuti idonei al ricevimento dell’agevolazione. Gli investimenti finanziabili sono sempre coerenti con l’obiettivo generale del bando. Se un bando nasce con l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo, per esempio, gli investimenti finanziabili saranno quelli relativi al subentro di imprenditori giovani nella conduzione di aziende agricole esistenti, oppure relative alla nascita di nuove imprese giovanili.
Nella sezione investimenti finanziabili può essere contenuta una sottosezione “spese ammissibili”. Anche questi paragrafi sono molto importanti perché specificano nel dettaglio quali tipi di spese sono ammissibili e possono essere agevolate e quali no. Presta attenzione anche agli allegati: in alcuni bandi, le spese ammissibili sono specificati negli allegati al bando.
Presentare domanda per un bando a fondo perduto
I bandi fondo perduto hanno in comune tra di loro e con qualsiasi altro bando di finanza agevolata il fatto di prevedere procedure per la richiesta di agevolazione gestite esclusivamente online. Di cosa hai bisogno, nel concreto, per compilare un bando fondo perduto? Per compilare una domanda di agevolazione, qualsiasi sia il bando e l’agevolazione che hai selezionato.
Dovrai necessariamente munirti di computer con una connessione internet disponibili. Le procedure possono anche essere svolte tramite tablet o altri dispositivi mobili, ma – di solito – non sono disponibili app (quando sono disponibili, non sono adatte alla presentazione della domanda, ma solo al monitoraggio dello stato di avanzamento delle richieste o simili).
La domanda si presente tramite piattaforme online alle quali si accede da browser: se puoi accedere al browser in maniera comoda da un tablet o altro dispositivo puoi anche usare quelli, anche se il classico computer rimane l’alternativa più comoda e versatile. Oltre a connessione e modalità di accesso al browser, dovrai anche munirti di PEC – indirizzo di posta elettronica certificata – e Firma Digitale.
Procedure online per la compilazione della domande
I portali online vengono solitamente aperti appositamente per accogliere le domande relative a ciascun bando. rovi quello relativo al bando che hai selezionato nel sito dell’ente che eroga e gestisce l’agevolazione (Invitalia, Ismea, la Regione…). Il primo step è sempre quello di creare un account, fornendo i propri dati e ricevendo delle credenziali per accedere ad un’area personale, e in alcuni casi anche degli ulteriori codici di accesso.
Questa prima fase può essere svolta anche nei giorni precedenti all’apertura del bando, in modo da essere già pronti ad accedere nel momento in cui viene aperto il portale dedicato. La procedura all’interno del portale è sempre guidata. Tutta la modulistica da presentare è scaricabile dalle stesse piattaforme che gestiscono la presentazione delle domande. Durante la compilazione della domanda, devi presentare il tuo progetto di investimento. Al termine della procedura ti viene solitamente fornito un codice progetto attraverso il quale puoi seguire l’andamento della tua richiesta e verificare il posizionamento in graduatoria.
Erogazione dei contributi
Ciascun bando contiene anche indicazione dettagliate per quanto riguarda l’erogazione dei contributi. La discriminante più importante è quella che riguarda la presenza o meno di una graduatoria. Per alcuni bandi, infatti, verrà redatta una graduatoria sulla base di punteggi che valutano elementi che sono anch’essi specificati nel bando.
Altri bandi, al contrario, erogano le agevolazioni in ordine cronologico di presentazione della domanda. Anche in questo caso viene pubblicata quella che sembra una graduatoria, ma che altro non è che l’elenco cronologico dei progetti che hanno ottenuto l’accesso all’agevolazione.
Fasi successive
Se la tua azienda è risultata idonea e hai ottenuto il contributo a fondo perduto, il tuo dialogo con l’ente erogatore dell’agevolazione non è finito. È da questo momento, infatti, che potrai mettere in atto il piano di investimento che hai presentato in fase di richiesta.
In genere, vengono individuati dei tempi ben precisi entro i quali devi effettuare le spese previste dal tuo business plan. Attraverso la stessa piattaforma online, dovrai successivamente caricare tutte le fatture. In alcuni casi, il bando specifica anche le modalità di compilazione delle fatture stesse che possono dover portare il riferimento all’agevolazione. Una volta effettuate le spese e caricate le relative fatture, potrai finalmente vederti erogato il contributo a fondo perduto al quale hai diritto.
Accedere ai contributi a fondo perduto europei
Con questo articolo ti abbiamo aiutato ad avere le idee chiare su tutti gli strumenti finanziari che hai a tua disposizione. Come avrai intuito, presentare domanda per ottenere i contributi a fondo perduto è molto complesso. Secondo Confcommercio, 9 imprenditori italiani su 10 hanno difficoltà con la burocrazia italiana che è spesso poco chiara riguardo alle modalità di presentazione delle domande per le agevolazioni pubbliche.
Spesso le imprese affrontano la burocrazia da sole, impreparate o lasciando la compilazione della domanda all’improvvisazione.Oppure si affidano a un dottore commercialista molto esperto in fiscalità ma meno ferrato in materia di finanza agevolata.
In entrambi i casi, difficilmente l’impresa ottiene l’agevolazione di cui necessita. La soluzione è affidarsi a una società esperta di finanza agevolata, fornita di un pool di specialisti in grado di guidarti in ogni passaggio, durante la richiesta per ottenere un’agevolazione finanziaria. Noi di Finera lavoriamo quotidianamente accanto alle PMI italiane per fornire loro tutta l’assistenza di cui necessitano durante le fasi di compilazione della domanda all’Ente Erogatore. Abbiamo aiutato già centinaia di imprese nell’accedere alle agevolazioni disponibili. Se anche tu vuoi ottenere dei contributi a fondo perduto per la tua impresa, contattaci per una prima consulenza gratuita e non vincolante.