La Legge Bilancio del 2022 ha esteso i benefici previsti dal credito d’imposta per permettere alle aziende di investire nella formazione del personale dipendente sulle tecnologie 4.0. In particolare, il Consiglio dei Ministri ha prorogato i termini in modo da permettere di consegnare i beni 4.0 ordinati durante il 2022 fino al 31 dicembre 2023. Ma come funziona il credito d’imposta per la formazione 4.0 nel 2023? Chi può accedere? Quali sono le aliquote e quali sono le scadenze? Rispondi a tutte le tue domande leggendo questo articolo.

FAQ Credito d’imposta formazione 4.0
- Cos’è il credito d’imposta formazione 4.0?
- Chi può ottenere il credito d’imposta formazione 4.0?
- Quali sono le aliquote del credito d’imposta formazione?
- Quali sono le spese ammissibili per il bonus formazione 4.0?
- Quali sono le attività formative previste dal bonus formazione 4.0?
- Credito d’imposta formazione 4.0: un esempio
- Chi può erogare la formazione 4.0?
- Come si ottiene il credito imposta formazione 4.0?
Cos’è il credito d’imposta formazione 4.0?
Il credito d’imposta formazione 4.0 altro non è che un beneficio fiscale che un’azienda può ottenere in maniera automatica se realizza delle attività formative a beneficio dei propri dipendenti. Attività di formazione che, per la natura dell’agevolazione, devono essere focalizzate su tematiche legate alle tecnologie 4.0, ossia a carattere tecnologico e digitale.
Chi può ottenere il credito d’imposta formazione 4.0?
Possono beneficiare del Bonus Formazione 4.0 tutte le imprese sul territorio italiano, senza alcun vincolo, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime contabile. Inoltre, potranno usufruirne anche quelle imprese che non hanno utilizzato gli incentivi previsti per gli investimenti in beni strumentali 4.0. Tuttavia, per poter partecipare, le imprese dovranno essere in regola con le normative vigenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e devono rispettare le leggi che disciplinano il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei dipendenti.
Sono, invece, escluse le organizzazioni che si trovano in stato di liquidazione volontaria o coatta amministrativa, che si trovano in situazioni di fallimento, quelle destinatarie di sanzioni interdittive come riportato nell’articolo 9, comma 2, del D. Lgs 8 giugno 2001, n. 231.
Quali sono le aliquote del credito d’imposta formazione?
L’agevolazione verrà calcolata sulle spese sostenute. In particolare, è possibile ottenere:
- Fino ad un massimo di 300.000 euro per le piccole imprese in un credito del 70%;
- Fino ad un massimo di 250.000 euro per le medie imprese in un credito del 40%;
- Fino ad un massimo di 250.000 euro per le grandi imprese in un credito del 30%.
Se invece si tratta di lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati, le imprese potranno accedere ad un credito pari al 60%.
Quali sono le spese ammissibili per il bonus formazione 4.0?
Accedendo al credito d’imposta, è possibile effettuare le seguenti spese:
- Spese relative ai docenti formatori per le ore di partecipazione alla formazione.
- Costi direttamente connessi al progetto di formazione: spese di viaggio, spese relative ai materiali utilizzati e alle forniture. È previsto anche l’ammortamento delle attrezzature utilizzate esclusivamente per il progetto di formazione. Non sono incluse le spese di alloggio, ad eccezione di quelle necessarie per i lavoratori che si trovano in stato di disabilità.
- Costi relativi alla consulenza legati al progetto di formazione.
- Spese generali quali: amministrative e di locazione, per garantire ai partecipanti le ore di formazione previste.
- Sono incluse anche le spese relative al personale dipendente che è occupato in uno dei settori presenti nell’allegato A della legge n. 205 del 2017, che partecipi come docente alle attività di formazione ammissibili.
Quali sono le attività formative previste dal bonus formazione 4.0?
Le attività previste dal progetto Formazione 4.0 includono molteplici possibilità di percorsi formativi, volti a formare il personale dipendente a 360° sulle tematiche legate al digitale. Tra le attività previste, rientrano:
- la programmazione, lo sviluppo e la gestione di sistemi e applicazioni software;
- l’utilizzo di tecnologie avanzate per l’automazione dei processi produttivi, quali robot, sensori, attuatori e controllori logici programmabili;
- la conoscenza delle tecnologie innovative per la produzione di prodotti di qualità elevata, come la stampa 3D, la lavorazione digitale di materiali e la lavorazione a controllo numerico;
- la gestione delle piattaforme di e-commerce e delle attività di marketing digitale;
- la conoscenza delle tecnologie di intelligenza artificiale, come il machine learning e il deep learning;
- la conoscenza delle tecnologie per la gestione dei dati e l’analisi dei dati, come i database relazionali e non relazionali e gli strumenti di business intelligence;
- la conoscenza delle tecnologie per la gestione della produzione e della supply chain, come il Manufacturing Execution System e l’Enterprise Resource Planning.
L’obiettivo del credito d’imposta formazione 4.0 è quello di permettere alle imprese di acquisire le competenze necessarie per sfruttare al meglio le tecnologie 4.0 e di migliorare la competitività e l’efficienza del proprio business.
Credito d’imposta formazione 4.0: un esempio
Un’azienda decide di investire nella formazione dei propri dipendenti per acquisire competenze nella simulazione e nei sistemi cyber-fisici. La società sostiene un totale di 50.000 euro di spese relative alla formazione, tra cui i costi dei docenti formatori, le attrezzature utilizzate esclusivamente per la formazione e le spese di viaggio per i docenti.
Ricordando che le spese di alloggio non sono comprese nell’agevolazione, fatta eccezione per i lavoratori portatori di una disabilità, possiamo provare a calcolare il credito d’imposta, che varia in base alla dimensione dell’impresa:
- piccola impresa: 50.000 euro x 70% = 35.000 euro di credito d’imposta
- media impresa: 50.000 euro x 40% = 20.000 euro di credito d’imposta
- grande impresa: 50.000 euro x 30% = 15.000 euro di credito d’imposta
Supponiamo che l’azienda sia una piccola impresa. Avrà diritto ad un credito d’imposta del 70%, pari a 35.000 euro. Questo credito potrà essere utilizzato per compensare le imposte da versare allo Stato, oppure potrà essere rimborsato dall’Agenzia delle Entrate.
Con questo esempio teorico è chiaro che l’azienda potrà recuperare una parte delle spese sostenute per la formazione dei propri dipendenti, incentivando ulteriormente l’investimento in tecnologie 4.0 e il miglioramento delle proprie competenze aziendali.
Chi può erogare la formazione 4.0?
Per richiedere l’agevolazione, è necessario che i dipendenti seguano una formazione dedicata alle tematiche 4.0. Questa formazione può essere erogata sia internamente, ad esempio tramite un dipendente qualificato per farlo, sia da un ente o da un formatore esterno.
Nel secondo caso l’azienda decida di affidarsi a un formatore esterno, quest’ultimo dovrà essere un soggetto accreditato, un’università o un ITS (istituto tecnico superiore). Un’ulteriore alternativa prevista è che la formazione avvenga in affiancamento tra un esterno e un soggetto interno, che ricoprirà quindi il ruolo di tutor per i dipendenti che seguiranno il percorso formativo.
Come si ottiene il credito imposta formazione 4.0?
Anzitutto, per ottenere il credito d’imposta formazione 4.0, è necessario:
- avere tutta la certificazione contabile dei costi sostenuti
- essere in linea con DURC e DVR
- giustificare le attività svolte attraverso la redazione di:
- una relazione di progetto formativo
- piani formativi
- registri presenza
- attestati di partecipazione
Come gli altri crediti d’imposta, anche quello per la formazione si utilizza in compensazione, presentando all’Agenzia delle Entrate i modelli F24, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono state sostenute le spese ammissibili. I dati relativi al numero di ore e ai lavoratori destinatari dell’attività formativa, devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese ammissibili e anche nei periodi successivi fino alla conclusione.
La documentazione richiesta deve essere completa di ogni dettaglio. Questo comporta spesso degli errori di redazione, che precludono alle aziende l’accesso al credito d’imposta per la formazione. Per questo motivo è sempre consigliato affidarsi a specialisti di finanza agevolata, come lo siamo noi di Finera. Vuoi maggiori informazioni? Allora, contattaci per una consulenza gratuita e senza impegno.