Credito d’imposta pubblicità 2023: come ottenere fino al 75% sugli investimenti pubblicitari

credito d'imposta pubblicità 2023 - bonus pubblicità 2023

Il credito d’imposta pubblicità 2023, anche conosciuto come bonus pubblicità, rappresenta un’agevolazione fiscale destinata alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica. In particolare, il credito d’imposta consiste in una riduzione dell’imposta dovuta in misura pari al 75% del valore incrementale degli investimenti pubblicitari effettuati nell’anno 2023 rispetto all’anno precedente. Ma come funziona esattamente? E come richiederlo? Per rispondere a tutte le tue domande, continua a leggere questo articolo.

Cos’è il Bonus pubblicità?

Come anticipato, il credito d’imposta pubblicità è un’agevolazione fiscale a supporto delle PMI che investono in pubblicità. Il cosiddetto bonus pubblicità è nato con la legge 96 del 21 giugno 2017 che aveva istituito, a partire dal 2018, il credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali. In altre parole, la legge prevedeva un credito d’imposta sugli investimenti in pubblicità con un incremento minimo dell’1% rispetto agli stessi investimenti dell’anno precedente, effettuati da imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, su stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali) ed emittenti radio-televisive a diffusione locale.

A quanto ammonta l’agevolazione del bonus pubblicità?

Il credito d’imposta pubblicità 2023 ha una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione a decorrere dal 5° giorno lavorativo successivo alla comunicazione del credito spettante.

Come si utilizza il credito d’imposta pubblicità 2023?

Il credito d’imposta relativo al Bonus pubblicità può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, in base a quanto stabilito dall’articolo 17 del Dlgs 9 luglio 1997. Per presentare la richiesta di utilizzo, è necessario compilare il modello di pagamento F24 attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi.

Durante la compilazione del modello F24, è obbligatorio indicare il codice tributo 6900, istituito appositamente dall’Agenzia delle Entrate per la fruizione del credito d’imposta.

L’importo del credito d’imposta fruibile sarà stabilito mediante provvedimento del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.

Chi può beneficiare del credito d’imposta pubblicità?

Possono beneficiare del credito d’imposta le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che abbiano effettuato investimenti pubblicitari nell’anno precedente e che abbiano aumentato tali investimenti nell’anno 2023 di almeno l’1%. Non sono ammesse le imprese costituite nel corso dell’anno.

Quali sono le spese ammesse dal credito d’imposta pubblicità 2023?

Il credito d’imposta pubblicità 2023 è riconosciuto su scala nazionale per gli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, sia in edizione cartacea che digitale. Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali programmati ed effettuati nel corso dell’anno, su giornali quotidiani e periodici iscritti presso il Tribunale Competente o presso il Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e dotati del Direttore responsabile.

Sono escluse le spese accessorie, i costi di intermediazione e ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario, nonché ogni altra forma diversa di pubblicità. Dal 2023, inoltre, non sono più agevolabili gli investimenti in pubblicità fatti sulle emittenti televisive e radiofoniche, sia quelle analogiche, sia quelle digitali.

Le spese devono essere di competenza dell’anno in cui le prestazioni sono state ultimate e devono essere oggetto di attestazione da parte dei soggetti legittimati a rilasciare il visto di conformità o dai revisori legali dei conti.

Quali sono i requisiti per il bonus pubblicità 2023?

Il credito d’imposta pubblicità 2023 è ammesso in Regime De Minimis e pertanto tiene conto degli altri aiuti ricevuti a tale titolo. Tuttavia, non è possibile cumularlo con altre agevolazioni nazionali, regionali o europee.

Chi può richiedere il bonus pubblicità 2023?

Dopo aver ricevuto le comunicazioni per l’accesso al Bonus pubblicità, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria procede con la redazione di due elenchi. Il primo elenco riguarda i richiedenti, e fornisce un’indicazione del credito d’imposta teoricamente fruibile per ciascun soggetto. Questo elenco viene compilato dopo la presentazione delle “Comunicazioni per l’accesso al credito d’imposta”, ovvero dopo il 31 marzo 2023.

Successivamente, dopo la presentazione delle “Dichiarazioni sostitutive relative agli investimenti effettuati” entro il 31 maggio dell’anno successivo alle spese pubblicitarie effettuate, il Dipartimento pubblica sul proprio sito web l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del credito di imposta. Questo secondo elenco riguarda gli ammessi e fornisce informazioni dettagliate sul credito d’imposta fruibile.

Come fare domanda per il credito d’imposta pubblicità 2023

Per richiedere il Bonus pubblicità è necessario seguire due fasi distinte. La prima fase consiste nell’invio della “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” dal 1° al 31 marzo 2023, anno in cui si richiede l’agevolazione. Questa comunicazione rappresenta una sorta di prenotazione delle risorse e contiene i dati degli investimenti effettuati nell’anno precedente, nonché quelli degli investimenti già effettuati o da effettuare nell’anno agevolato. Il modello per la presentazione della comunicazione può essere scaricato online e deve essere inviato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per”, accessibile con SPID, CNS o CIE.

La seconda fase prevede l’invio, dal 9 gennaio al 9 febbraio 2024, della “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” che attesta gli investimenti realmente effettuati nell’anno in cui si richiede l’agevolazione. Anche in questo caso, la documentazione deve essere inviata tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate presenti nell’area riservata “Servizi per”, alla voce “Comunicare”.

Quando scade il credito d’imposta pubblicità?

Per accedere al Bonus pubblicità per le spese sostenute nel 2023, le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti dovranno presentare la domanda entro il periodo compreso tra il 1° marzo e il 31 marzo 2023, utilizzando l’apposito modello disponibile online necessario per l’invio della “Comunicazione per l’accesso” al credito d’imposta destinato agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati durante l’anno in corso.

Chi supporta le aziende per accedere al credito d’imposta pubblicità?

In conclusione, il credito d’imposta pubblicità 2023 rappresenta un’opportunità per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali di beneficiare di un sostegno economico per gli investimenti pubblicitari sulla stampa quotidiana e periodica. La presentazione della domanda deve essere effettuata nel rispetto delle scadenze e dei requisiti previsti dalla normativa, ma se le condizioni sono soddisfatte, è possibile ottenere un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla stampa.

L’iter burocratico è tuttavia lungo ed è sufficiente sbagliare un piccolo dettaglio per veder sfumare la possibilità di ottenere un credito d’imposta pari al 75% dell’investimento pubblicitario. Questo accade perché, spesso, le aziende compilano da sole le richieste di credito agevolato, presentando i file allegati o i dati tecnici in modo errato. Oppure si affidano a degli esperti in fiscalità che si rivelano in realtà poco preparati e a loro volta non danno le giuste direttive alle imprese.

Per ottenere il bonus pubblicità 2023 senza commettere errori e senza sprecare tempo e denaro, è consigliato ad affidarsi a un partner specializzato in finanza agevolata. Affidandoti a una società di consulenza esperta in finanza aziendale come noi di Finera, beneficerai di una corretta presentazione dell’istruttoria presso gli uffici competenti, nei tempi e nei modi previsti.

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