Bandi europei: ecco quelli per finanziare le imprese italiane

Bandi europei

Dopo il drammatico periodo vissuto a causa del Covid-19, sono in arrivo occasioni di crescita nuove, importanti e da non perdere per le nostre PMI. Questo perché la Commissione Europea ha modificato le normative di accesso ai bandi europei in modo da agevolare ancora di più le imprese e l’utilizzo dei fondi stessi. 

Più nel dettaglio, con il programma Horizon 2020, l’UE ha messo a disposizione degli imprenditori alcuni bandi con l’obiettivo di sostenere le imprese e i loro progetti attraverso contributi a fondo perduto o finanziamenti agevolati. Viste queste nuove opportunità, abbiamo deciso di fornire una guida completa relativa ai bandi europei e tutti i vantaggi che possono offrire per la tua impresa.

Cosa sono i bandi europei?

I bandi europei sono agevolazioni messe a disposizione dall’Unione Europea alle quali possono accendere tutte le aziende italiane operanti nei più diversi settori (dall’agricoltura all’industria, dall’innovazione tecnologica ai servizi e alla cultura). 

A partire dal 2020, l’UE ha messo a disposizione degli imprenditori alcuni bandi con l’obiettivo di sostenere le imprese e i loro progetti attraverso contributi a fondo o finanziamenti agevolati (Programma Horizon)

Quali sono i bandi europei?

Ciascun bando europeo nasce con un obiettivo specifico. È quindi rivolto a settori o tipologie di impresa specifiche e può finanziare solo progetti e investimenti altrettanto specifici. Ciascun bando, quindi, identifica i requisiti ai quali devono corrispondere imprese e investimenti, oltre che i dettagli delle modalità di partecipazione, erogazione, e qualità dell’agevolazione che è possibile ottenere.

In particolare, i punti salienti del bando europeo sono requisiti, spese ammissibili, e qualità dei contributi.

Requisiti

I requisiti sono le caratteristiche che deve avere un’impresa e la persona richiedente per poter accedere all’agevolazione.  Si tratta di parametri che possono indicare le dimensioni o ragione sociale dell’impresa, l’età dell’azienda, l’età  della persona richiedente.

Spese Ammissibili

Corrispondere a determinati requisiti non basta per poter accedere a una agevolazione. Ogni bando europeo finanzia solo determinati investimenti. Quindi, l’agevolazione viene erogata sono relativamente ad alcune categorie di spesa, che sono sempre specificate nel bando.

Fondi Europei diretti e indiretti

I fondi europei messi a disposizione delle PMI fanno, complessivamente, parte della strategia Europea 2020 che l’UE gestisce in collaborazione con le amministrazioni locali nazionali o regionali. 

Alcuni di questi fondi, tuttavia, sono gestiti direttamente dall’Unione Europea o da Agenzie Nazionale. Da qui nasce la distinzione tra i fondi europei diretti e indiretti.

In entrambi i casi si tratta di fondi erogati dall’Unione Europea, ma i primi sono quelli gestiti dalla Commissione Europea mentre i fondi indiretti sono gestiti dalle autorità locali relative a ogni stato membro. In Italia, gli enti locali che si occupano della gestione dei fondi UE sono Invitalia e il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico). 

Fondi UE indiretti: l’elenco completo

In particolare, i fondi europei indiretti sono cinque. Li elenchiamo, brevemente, qui di seguito:

  • FESR: fondo europeo di sviluppo regionale, destinato a progetti di sviluppo regionale e urbano;
  • FES: fondo sociale europeo, destinato a progetti di “inclusione sociale e buon governo”;
  • FC: fondo di coesione, per la convergenza economica delle regioni meno sviluppo;
  • FEASR: fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale;
  • FEAMP: fondo europeo per gli affari marittimi.

Per quanto riguarda i fondi europei diretti, gestiti da Agenzie Nazionali, si distinguono diversi programmi, tra i quali possiamo citare i più noti: Cosme, Life, Erasmus+, Horizon 2020.

Emergenza COVID

Dopo l’emergenza COVID, la Commissione Europea ha modificato le normative di accesso ai bandi europei in modo da agevolare ancora di più le imprese e l’utilizzo dei fondi stessi. Il trasferimento di risorse è stato reso più flessibile e i bandi europei sono diventati una risorsa ancora più preziosa per le imprese. In altre parole, i vincoli sulle spese ammissibili per l’ottenimento delle agevolazioni sono più flessibili, e le imprese sono agevolate nell’investire in più campi e in più modi. Gli investimenti realizzati con i fondi europei non hanno più l’obbligo di confinamento nazionale. 

Come vengono erogate le risorse finanziarie dell’UE all’Italia

Uno dei motivi per cui è importante conoscere la distinzione tra fondi diretti e indiretti è che le modalità di erogazione delle agevolazioni è diversa. Analizziamo i due casi separatamente.

Erogazione fondi europei diretti

I fondi diretti possono erogati in forma di:

  • Appalti

In questo caso, gli appalti vengono conclusi dalle istituzioni europee per l’acquisto di servizi, opere, o beni, necessari per la loro attività. Può trattarsi di corsi di formazione, studi, organizzazione di eventi, ma anche fornitura di attrezzature.In questo caso, gli appalti vengono assegnati attraverso bandi di gara.

  • Sovvenzioni

Alcuni bandi europei forniscono veri e propri contributi economici alle imprese. In genere, si tratta di progetti collegati alle politiche dell’Unione Europea. In questo caso, nella fase di presentazione della domanda, le imprese sono tenute a presentare il proprio progetto di investimento che deve essere approvato per poter ottenere l’agevolazione.

Erogazione fondi europei indiretti

Le modalità di erogazione dei fondi europei indiretti sono diverse. I fondi che rientrano in questa categoria, infatti, possono essere erogati attraverso i contributi a fondo perduto.

I contributi a fondo perduto sono prestiti che l’impresa riceve e che non necessitano di essere rimborsati.

A loro volta, i contributo a fondo perduto si dividono in:

  • contributi in conto capitale: hanno come obiettivo l’incremento dei mezzi patrimoniali dell’azienda. Non sono, quindi, correlati all’obbligo di effettuare spese specifiche o specifici investimenti. Per agevolare l’impresa ancora di più, solitamente questo tipo di contributi non richiede l’iscrizione di alcuna garanzia, si tratta quindi di una delle agevolazioni.
  • contributo in conto impianti: questi vengono erogati per ridurre il costo di acquisto di beni ammortizzabili; in questo modo si incentivano gli investimenti.
  • contributi in conto esercizio: questo tipo di contributo ha l’obiettivo di sostenere le spese di gestione di un’impresa. Può trattarsi di costi sostenuti per il personale, per la pubblicità, per le locazioni immobiliari, le utenze, ecc…). In questo modo, il contributo riduce i costi di esercizio dell’impresa e ne aumenta il profitto.
  • Contributi in conto interessi: in questo caso, il contributo viene erogato a fronte della stipula di un contratto di finanziamento. Il contributo va a coprire gli interessi o parte di essi previsti dal finanziamento. In questo modo, si riduce il costo degli interessi. In questo caso è da tenere presente che – dal momento che la premessa è la stipula di un comune contratto di finanziamento – l’impresa è tenuta a sottoporsi a una valutazione della capacità di rimborso del finanziamento e dell’esistenza di garanzie come avverrebbe per un qualunque tipo di finanziamento.
  • Contributo in conto canoni: ha le stesse caratteristiche di un contributo in conto interessi, ma invece che essere erogato a fronte della stipula di un finanziamento, questo viene erogato a fronte della stipula di un contratto di leasing (locazione finanziaria).

Finanziamenti agevolati

Quando un bando eroga un’agevolazione sotto forma di finanziamento agevolato significa che il fondo europeo, in collaborazione con le banche, mette a disposizione delle imprese dei finanziamenti a tassi di interesse inferiori a quelli di mercato.

In questo caso, dopo la conferma dell’ottenimento dell’agevolazione, all’impresa è fornito un arco di tempo specifico durante il quale è tenuta a stipulare un contratto di finanziamento con una delle banche convenzionate e a inoltrare la documentazione relativa all’ente che gestisce il bando.

Alcuni bandi europei possono anche prevedere soluzioni miste. Possono, cioè, erogare una parte di agevolazione come contributo a fondo perduto e un’altra parte come finanziamento agevolato. 

Il tasso di interesse, in caso di finanziamento agevolato, è significativamente inferiore a quello di mercato. La conseguenza sia la somma totale da restituire alla banca, sia i canoni mensili, siano molto meno onerosi e quindi più vantaggiosi.

Per chi ritiene che i contributi a fondo perduto siano molto più vantaggiosi rispetto ai finanziamenti agevolati, c’è da sottolineare una importante differenza. I contributi a fondo perduto non sono liquidità fornita alle aziende a priori: per ricevere il contributo l’impresa deve presentare le fatture delle spese che ha sostenuto e quindi ricevere poi un contributo che può coprire percentuali diverse di tali spese. Questo significa che, in caso di agevolazione erogata attraverso contributi a fondo perduto, l’impresa dovrà dapprima sostenere le spese per interno e poi, solo in una fase successiva, ricevere quello che potremmo definire come una sorta di rimborso.

Con il finanziamento agevolato, invece, la liquidità si riceve subito e in questo modo è possibile finanziare tutte le spese. Il finanziamento viene rimborsato attraverso canoni mensili in modo da diluire la spesa iniziale, e anche sfruttare gli incrementi di profitto e fatturato che gli investimenti effettuati possono aver causato.

Strumenti di garanzia del credito

In questo caso, alle imprese che hanno difficoltà ad accedere al credito, ovvero ad ottenere finanziamenti, perché non hanno garanzie solide, alcune agevolazione prevedono la concessione di una garanzia pubblica proprio per sostenere questo tipo di aziende e facilitare il loro accesso al credito.

Sgravi fiscali e sgravi contributivi

Gli sgravi fiscali possono essere considerati forme di finanziamento indirette. Non viene fornita liquidità alle imprese, ma gli vengono concesse condizioni vantaggiose in relazione al pagamento delle tasse. Si tratta comunque di una forma di finanziamento perché va a ridurre il costo di esercizio dell’impresa e favorisce gli investimenti.

Interventi nel capitale di rischio

Il capitale di rischio è il capitale che ciascun socio di un’impresa le ha fornito.

Viene definito “di rischio” perché, in caso di fallimento, l’impresa deve rimborsare prima tutti gli altri debiti e solo per ultimo quello dei soci – per questo, è il capitale maggiormente esposto al rischio di essere perso. Con gli interventi in capitale di rischio si ottiene la partecipazione di un partner istituzionale al capitale di rischio della società richiedente, con un quota – ovviamente – di minoranza.

Partecipare ai bandi europei

Ogni bando europeo specifica, nel testo che lo regolarizza, le modalità di accesso alle agevolazioni e di presentazione delle domande. Ci sono però caratteristiche comuni a tutti i bandi e che è bene conoscere.

Per accedere a tutte le tipologie di fondi diretti, per esempio, è necessaria la creazione di un partenariato transnazionale. Significa che il progetto d’investimento che si presenta quando si invia la domanda di agevolazione deve coinvolgere società o enti partner di almeno due stati membri della Comunità Europea. Si tratta di una caratteristica che aumenta la complessità di accesso ai fondi diretti. Tuttavia, per chi fosse interessato alla ricerca di partner transnazionali, esistono piattaforme dedicate.

I più importanti sono l’EASME e l’APRE, rispettivamente, gli strumenti di ricerca dell’Executive Agency for Smes, e il motore di ricerca dell’Agency for the promotion of European Research.

Inoltre, per quanto riguarda i fondi diretti, l’agevolazione non copre mai il 100% delle spese previste per il progetto di investimento proposto. L’impresa che decide di presentare domanda per un bando che fa riferimento a un fondo diretto deve quindi poter anche dimostrare di avere una solidità economica tale da permettersi di poter sostenere le spese che rimangono a suo carico.

Come trovare i bandi europei

Le soluzioni fornite attraverso i bandi europei sono numerose e si possono consultare attraverso le varie piattaforme online disponibili e specifiche per ogni bando. Questo passaggio è indispensabile: ci sono più di 400 bandi disponibili diverse e sarebbe impossibile fornire un elenco in questo articolo. 

Possiamo, però, segnalare la piattaforma di Invitalia, uno degli enti responsabili della gestione dei bandi per i fondi europei in Italia. Analizziamo, adesso, quali sono i principali destinatari dei bandi europei.

Chi può accedere ai bandi europei

Come hai capito accedere ai bandi europei è molto vantaggioso per chi possiede un’impresa. Ma, più nel dettaglio, chi può accedere a questi bandi?

Te lo spieghiamo, di seguito, in cinque punti:

  1. Le piccole imprese

Le piccole imprese sono destinatarie sia dei finanziamenti diretti – erogati tramite sovvenzioni – sia di quelli indiretti che, attraverso programmi gestiti a livello nazionale, erogano contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, o altre forme di supporto.

  1. Giovani

Le soluzioni pensate per i giovani e per i giovani imprenditori sono numerose. Oltre che il finanziamento di progetti, i fondi europei supportano anche programmi di formazioni Erasmus, opportunità di studio e formazione professionale.

  1. Ricercatori

I fondi europei sono molto importanti per finanziare la ricerca. In particolare, è il programma Horizon a occuparsene con miliardi stanziati ed erogati sottoforma di sovvenzione e dedicate a diversi ambiti di ricerca.

  1. Organizzazioni non governative 

Possono ottenere finanziamenti stanziati dai fondi europei anche organizzazioni non governative e della società civile che operano senza fini di lucro.

  1. Agricoltori

Gli agricoltori hanno molte opportunità di ottenere supporto grazie alle agevolazioni messe in campo attraverso i bandi europei. Circa un terzo dei bandi dedicati all’agricoltura hanno come obiettivo l’incentivazione di pratiche ecologiche.

Il sostegno finanziario offerto dai fondi europei, inoltre, è volto alla formazione degli agricoltori in nuove tecniche nonché all’ammodernamento delle aziende agricole. Infine, i giovani agricoltori sono ancora più avvantaggiati sia nell’avvio di nuove aziende agricole che all’ampliamento, ammodernamento e sviluppo di quelle già esistenti.

Come ottenere le agevolazioni previste dai bandi europei per le imprese

Dopo aver letto questo approfondimento, sei arrivato a comprendere quali sono gli strumenti finanziari più vantaggiosi messi a disposizione dai bandi europei per la tua impresa. Tuttavia, devi sapere che molto spesso le imprese falliscono nel tentativo di accedere a queste agevolazioni.

Questo succede perché nel creare confusione, l’amministrazione pubblica è maestra. Statisticamente solo 1 imprenditore su 10 riesce a decifrare le complicate regole della legge, dei bandi e delle circolari di pubblico accesso alle agevolazioni finanziarie a disposizione delle imprese. 

Molto spesso, gli imprenditori sbagliano nel compilare le domande per via dei tecnicismi eccessivi richiesti dall’Ente Erogatore. Questo porta via molto tempo all’imprenditore che tende a risolvere il problema cercando un alleato nel dottore commercialista. 

Anche in questo caso, purtroppo, molte domande sono cestinate dall’Ente Erogatore perché il commercialista pur essendo uno specialista del fisco, ha una scarsa conoscenza degli strumenti necessari per accedere a un’agevolazione finanziaria pubblica.

A questo punto, puoi affidare la tua impresa a un professionista esterno poco qualificato e sperare di ottenere le agevolazioni finanziarie a tua disposizione. Oppure puoi trovare un alleato migliore che ti consenta di ottenere nei tempi previsti, le agevolazioni di cui hai bisogno, come una società di consulenza esperta in finanza agevolata e specializzata in PMI come noi di Finera.

Già molti imprenditori hanno scelto il nostro team di esperti e hanno risparmiato tempo e frustrazione ottenendo le agevolazioni che desideravano. I nostri esperti, infatti, guidano l’impresa durante tutto l’iter di compilazione della domanda per ottenere un’agevolazione finanziaria pubblica.

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