L’ultimo report pubblicato da IlSole24ore ha rivelato che 6 PMI su 10 hanno difficoltà a registrare il loro marchio per mancanza di liquidità. È un dato molto triste, considerando che un marchio migliora l’immagine e il valore di un’impresa e, di conseguenza, può incidere in modo significativo sui suoi ricavi.
Un aiuto concreto arriva dal bando Marchi 3, una misura del MISE che si rinnova di anno in anno e consente alle imprese di accedere fino a 20.000 euro di contributi a fondo perduto, in conto capitale per l’ideazione e la registrazione del proprio marchio. Se anche tu vuoi registrare il marchio della tua impresa con i contributi a fondo perduto del bando Marchi più 3, continua a leggere questo articolo per scoprire come fare.

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Indice
I vantaggi di Marchipiù3 per le PMI
Registrare un marchio è un’operazione molto più sostenibile ed alla portata della tua impresa grazie al bando Marchi 3 del MISE. La misura ti consente di risparmiare notevolmente sulle spese di registrazione di un marchio grazie a due agevolazioni:
- La tua impresa può ottenere fino a 6000 euro di contributi a fondo perduto-in conto capitale-nel rispetto della regola de minimis, per coprire l’80% delle spese di registrazione del tuo marchio all’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale).
Ciò significa che puoi ottenere un contributo senza l’obbligo di realizzare un particolare investimento materiale o immateriale e senza doverlo restituire.
- Inoltre, il bando MISE copre fino al 90% dei costi per la registrazione del tuo marchio, negli Stati Uniti o in Cina (presso l’OMPI-(Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale)per un totale di 8000 euro di spesa massima.
Investire in un marchio, tramite i contributi a fondo perduto del Governo conviene anche per ottenere maggiore visibilità ed una reputazione più elevata, a livello nazionale e soprattutto, europeo internazionale. Prima di proseguire, dobbiamo precisare che spesso il marchio è associato e confuso con il brevetto mentre, in verità, i due termini, vanno distinti, come ti spieghiamo di seguito.
Differenza tra marchio e brevetto
Il marchio è l’essenza della tua impresa racchiusa in un simbolo grafico, parte integrante del tuo brand (che, a sua volta, rappresenta l’identità dei tuoi prodotti e della tua azienda e del suo posizionamento sul mercato).
Il brevetto è un titolo che sancisce il diritto esclusivo esercitato dalla tua impresa su un’invenzione a fine commerciale. Per la registrazione dei brevetti esiste un apposito bando (di cui abbiamo già parlato nel dettaglio, nel nostro articolo: Scopri il bando per i brevetti, a fondo perduto fino all’80%) distinto dall’agevolazione Marchi 3+.
Quali spese sono coperte dal bando Marchi 3?
I contributi a fondo perduto concessi alla tua impresa coprono dall’80 al 90% delle spese necessarie alla nascita e al consolidamento del tuo marchio oltre che la sua registrazione.
Riassumiamo in breve quali sono in 4 punti:
- Progettazione grafica. Marchi 3 eroga alla tua impresa fino a 1600 euro per ammortizzare le spese di assunzione di un grafico professionista o di un’azienda di progettazione grafica/comunicazione, per la realizzazione del marchio.
- Assistenza per il deposito. Riguarda le spese di consulenza relative al deposito del marchio presso l’ufficio competente, coperte con un contributo a fondo perduto fino a 350 euro. Puoi scegliere il tuo consulente tra quelli iscritti all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale; oppure un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati. O, ancora, puoi rivolgerti ad un centro PATLIB – Patent Library.
- Ricerca di anteriorità del marchio tra quelli esistenti in Italia, UE e all’estero. Per verificare se esistono marchi identici o simili, in conflitto con il marchio della tua impresa, ti vengono erogati da 550 fino a 1800 euro.
- Assistenza legale per azioni di tutela del marchio. In questo caso, il contributo è di 1500 euro ad un massimo di 1800 euro. Questa agevolazione è molto utile per le eventuali spese legali in risposta ad opposizioni, mosse a tuo svantaggio, in seguito al deposito del tuo marchio. Le spese si possono sommare alla registrazione vera e propria del tuo marchio, fino a 20.000 euro di contributi a fondo perduto.
Come richiedere il bando Marchi 3
Puoi presentare la domanda di partecipazione fino all’esaurimento delle risorse disponibili, esclusivamente tramite il sito www.marchipiu2021.it, di proprietà del MISE.
Rispetto agli anni precedenti, la procedura è diventata molto più complessa:
- In un primo momento, devi fornire tutte le informazioni relative alla tua impresa (registro imprese, bilanci di esercizio, attestato di antiriciclaggio …).
- Successivamente, devi presentare tutta la documentazione relativa alle spese che vuoi sostenere suddivisa per area (misura A, per i marchi registrati in Europa e misura B, per i marchi all’estero). Questo passaggio è sicuramente il più delicato e quello che determina il buon esito della valutazione della tua domanda. Occorre calcolare con molta cura le spese da affrontare per la registrazione del tuo marchio. Basta anche solo un errore per venire rifiutati dall’Ente.
- Una volta preparata la documentazione, devi poi registrarti sul sito governativo ed essere in possesso di una carta d’identità digitale o dello SPID.
- In seguito, devi caricare tutta la documentazione richiesta per poi attendere il buon esito della tua domanda.
Ottenere i contributi a fondo perduto del MISE
Arrivato fino a qui, hai sicuramente intuito quanto siano vantaggiosi i contributi a fondo perduto del bando Marchi 3 per la tua impresa. Ma ottenerli è molto più complicato. Devi sapere che statisticamente, solo il 38% delle imprese italiane riesce ad accedere alle agevolazioni che desidera (secondo un’indagine del IlPost). Questo succede perché le imprese pensano di poter compilare da sole le domande per l’agevolazione, pur ignorando i tecnicismi richiesti dall’Ente Erogatore. Di conseguenza, presentano la documentazione in maniera errata o mancante oppure sbagliano la rendicontazione delle spese. Spesso, le imprese cercano un alleato nel dottore commercialista, il quale è molto ferrato in fiscalità ma ha meno conoscenze specifiche in finanza agevolata. Anche questa scelta comporta un elevato rischio di rifiuto della domanda da parte dell’Ente Erogatore.
La soluzione è affidarsi a una società di consulenza esperta in finanza agevolata, in grado di aiutare la tua impresa ad accedere alle agevolazioni pubbliche disponibili, come noi di Finera. Lavoriamo accanto alle PMI italiane, in tutte le fasi di presentazione della domanda all’Ente Erogatore, dallo studio di fattibilità, al reperimento della documentazione necessaria, alla rendicontazione fino all’erogazione delle agevolazioni. Grazie a noi, più di 500 imprese sono riuscite ad accedere alle agevolazioni finanziarie di cui necessitano. Se anche tu vuoi ottenere i contributi a fondo perduto disponibili, contattaci per ricevere la tua prima consulenza gratuita e non vincolante.