Secondo il Sole24, sono più di 3000 le startup italiane iscritte alla Camera di Commercio a partire dall’inizio del 2021. Tuttavia, secondo lo stesso approfondimento, queste imprese innovative faticano a crescere perché mancano gli incentivi necessari per il loro sviluppo sul mercato. Il MISE vuole dare un segnale importante, stanziando contributi a fondo perduto per tutte le imprese innovative situate nel nostro Paese tramite Smart Money, una misura sportello di Invitalia. Per capire meglio cos’è Smart Money e come accedere alla misura, continua a leggere questo articolo.

Indice
Cos’è Smart Money di Invitalia?
L’agevolazione aiuta specificatamente le startup e le imprese innovative a sviluppare un business plan strutturato tramite dei servizi specialistici (quelli offerti da enti di ricerca, incubatori, hub tecnologici certificati). Le imprese sono supportate durante i processi di ricapitalizzazione e fino al momento del loro lancio sul mercato. Per ottenere questo aiuto, le startup devono presentare un progetto di sviluppo che sarà valutato da Invitalia. Questo progetto deve rispettare delle caratteristiche specifiche, riassumibili in 5 punti:
- deve essere una soluzione innovativa; ciò significa che sono ammesse solo soluzioni tecnologicamente avanzate e mai viste realizzate prima;
- la soluzione innovativa proposta deve essere coerente con il mercato di riferimento; in altre parole “deve potersi posizionare bene” sul mercato.
- Questa soluzione innovativa deve esser realizzata da un team dotato di capacità tecniche e gestionali adeguate;
- il team di lavoro deve già disporre del prototipo o della prima applicazione industriale del prodotto/servizio per poter testare i feedback dei clienti;
- il prototipo deve saper attrarre investitori.
Se il progetto di sviluppo è approvato, le startup possono ottenere due tipi diversi di contributi, entrambi a fondo perduto.
I contributi a fondo perduto di Invitalia per le startup
Come abbiamo accennato, le startup innovative possono ottenere dei contributi a fondo perduto per
- l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati (misura 1 di Smart Money);
- Oppure, possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto se hanno ricevuto capitali di rischio da parte di enti abilitati ed investitori esterni qualificati per finanziare i loro piani di sviluppo (misura 2 di Smart Money).
Contributi a fondo perduto della misura 1
L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto per un importo massimo di 10.000 euro che può coprire fino all’80% delle spese ammissibili. I progetti dovranno prevedere attività da realizzare in almeno 12 mesi e l’utilizzo dei servizi specialistici deve essere diretto ad accelerare lo sviluppo di uno specifico progetto innovativo. Ma com’è possibile ottenere questi contributi a fondo perduto?
Come si ottiene l’agevolazione
Per ottenere i contributi , le imprese dovranno presentare dei progetti di sviluppo che:
- contengano una soluzione innovativa da proporre sul mercato, con un modello di business scalabile, da sviluppare nei dettagli operativi in una fase successiva
- puntino sul valore delle competenze tecnologiche e manageriali all’interno dell’impresa, attraverso i soci e/o il team proposto, o con professionalità da reperire sul mercato
- siano vicini alla fase di test di mercato, con lo sviluppo di un prototipo.
- in possesso di un pre-accordo o un contratto che evidenzi il coinvolgimento di un ente abilitato nello sviluppo del progetto.
Costi di gestione coperti
Le spese ammesse riguardano la consulenza organizzativa, operativa e strategica per lo sviluppo e la realizzazione del progetto; la gestione della proprietà intellettuale ed il supporto all’autovalutazione della maturità digitale. Infine, l’agevolazione di Invitalia copre anche le spese relative allo sviluppo di tecnologie, la prototipazione ed i lavori preparatori per campagne di crowdfunding. Sono inoltre ammissibili i servizi di incubazione come l’affitto dello spazio fisico e i servizi accessori di connessione e le attività di networking, se direttamente collegati ai servizi indicati nell’elenco.
Contributi a fondo perduto della misura 2
In questo caso, è previsto un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio, nel limite complessivo di 30.000 euro. Per ottenerlo l’impresa deve attrarre investitori esterni che possono svolgere:
- un’operazione di investimento nel capitale di rischio di imprese non quotate, superiore a 10.000 euro,
- questo investimento deve essere inferiore alle quote di maggioranza nel capitale sociale;
- deve essere di almeno 18 mesi;
- infine, la raccolta fondi deve essere avvenuta al di fuori delle piattaforme di equity crowdfunding (regolate a loro volta dal Consob).
Allora guarda questo video
Chi può accedere a Smart Money Invitalia?
Smart Money è una misura startup, enti di ricerca e investitori definiti come “attori degli ecosistemi innovativi abilitati”. Ognuno di questi attori sociali partecipa alla misura sportello. Tuttavia, Invitalia non specifica le liste di enti di ricerca ed investitori ammessi; sono le imprese che devono presentare una domanda formale per ottenere una collaborazione con un ente di ricerca, a loro scelta.
In un secondo momento Invitalia, valuterà se la collaborazione sia idonea o meno, in base al progetto della startup. Vogliamo sottolineare che le startup innovative ammesse devono essere costituite entro due anni; devono, inoltre, essere iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Queste imprese devono avere anche altre caratteristiche:
- sede in Italia;
- essere di piccole dimensioni:
- trovarsi in una fase di avviamento dell’attività (detto pre-seed);
- oppure giungere alla fase finale di test nel mercato, per misurare l’interesse del servizio che forniscono (seed).
Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, ma devono impegnarsi a costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni. Invitalia lascia libertà alle imprese per quanto riguarda le collaborazioni con enti di ricerca o per il rapporto con gli investitori esterni alla startup. Mentre per ottenere i contributi a fondo perduto, l’impresa deve rispettare un iter di selezione molto complesso.
Come presentare la domanda
Essendo una misura sportello, le imprese non devono rispettare scadenze o seguire delle graduatorie. Invitalia valuta le domande in base all’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi. Le imprese possono presentare domanda per i contributi a fondo perduto di Smart Money esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia, rispettando questi passaggi:
- occorre essere in possesso o procurarsi un codice di identità SPID per accedere alla piattaforma dedicata dall’Ente;
- tramite l’identità SPID si può accedere all’area riservata per compilare direttamente online la domanda
- bisogna, poi, caricare il business plan e gli allegati.
- infine, occorre firmare la domanda digitalmente (assicurandosi di disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del legale rappresentante della società oppure della persona fisica referente della futura società).
Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda verrà assegnato un protocollo elettronico da seguire da parte delle imprese. Vogliamo sottolineare che l’agevolazione è appetibile per moltissime imprese: sono stati esauriti i fondi disponibili, in meno di due mesi dall’apertura dello sportello 2021. Questo significa che ed è fondamentale prepararsi in anticipo, per la prossima apertura della misura, per non lasciarsi sfuggire le grandi opportunità offerte da Smart Money. Ma come sono riuscite alcune aziende ad accedere a Smart Money di Invitalia e ottenere i contributi a fondo perduto?
Come ottenere i contributi a fondo perduto di Smart Money
Fino ad ora abbiamo specificato come funziona Smart Money, cosa finanzia e chi può accedervi. Vediamo adesso come si possono ottenere i contributi a fondo perduto della misura sportello. Dobbiamo fare una premessa: ottenere le agevolazioni finanziare è difficile per molte imprese italiane.
Secondo l’UE, in Italia, Il 38% delle imprese fallisce nel tentativo di ottenere un’agevolazione finanziaria principalmente a causa di questi 3 errori:
- Le imprese affrontano da sole la burocrazia italiana; la nostra amministrazione pubblica è spesso poco chiara riguardo ai termini di presentazione delle domande per ottenere le agevolazioni a disposizione (lo ha rivelato anche il rapporto UE di Confcommercio);
- oppure compilano la domanda in modo impreciso: spesso l’impresa per risparmiare tempo e denaro pensa di poter compilare da sola la domanda per ottenere l’agevolazione. Ma in questo modo viene rifiutata perché non conosce i tecnicismi necessari e spesso troppo complessi, richiesti dagli Enti erogatori;
- infine, le PMI si affidano a dei consulenti esterni non competenti in finanza agevolata come i commercialisti di fiducia che sono ferrati in materia fiscale; oppure a delle società di consulenza in finanza agevolata esperti in un solo bando specifico, impedendo all’impresa di accedere ad un ventaglio più ampio di opportunità finanziarie.
Evitare questi errori è possibile. Un numero ristretto di imprenditori ci è riuscito, affidandosi ad una società di consulenza esperta in finanza agevolata, come Finera, che lavora accanto alle PMI supportandole in ogni fase della richiesta di agevolazione. I nostri esperti sono in grado di affiancare gli imprenditori nella presentazione della domanda di finanziamento, per ridurre gli errori formali e valorizzare i progetti d’impresa. Se anche tu vuoi accedere alle agevolazioni finanziarie desiderate, contattaci per ricevere una prima consulenza totalmente gratuita, effettuata da un nostro esperto.