Sono moltissime le iniziative promosse da Invitalia (Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa) rivolte alle start-up innovative italiane che vogliono investire in ricerca e sviluppo digitale. In particolare, Smart e Start Italia, uno dei bandi per i contributi agevolati o a fondo perduto di Invitalia, rientra tra le agevolazioni previste per le PMI italiane dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
Grazie ai finanziamenti a tasso agevolato messi a disposizione da Invitalia sono state finanziate già 1.494 startup innovative e sono stati attivati 763 milioni di investimenti (dati aggiornati al 1 settembre 2023). Nell’attuale contesto economico, quindi, Smart e Start di Invitalia rappresenta un’ottima opportunità e un trampolino di lancio per chi vuole realizzare una start-up innovativa. Ma cosa copre il bando Smart e Start nel 2023? Come fare domanda? Chi può accedere a Smart e Start? Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli sull’agevolazione di Invitalia per start-up innovative

Cos’è e come funziona Smart & Start?
Smart e Start: supporta le startup anche nel 2023
Smart e Start è l’incentivo di Invitalia che supporta la nascita delle start-up innovative italiane, e contribuisce al loro sviluppo finanziando progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.
Avviato nel 2014 dal Ministero dello Sviluppo Economico, Smart e Start supporta le start-up innovative:
- in fase di avviamento o da poco avviate;
- la cui attività principale è fare ricerca e sviluppo tecnologico.
Nel 2023, Smart e Start Invitalia è ancora accessibile per tutte le start-up in fase di avviamento o già avviate in ogni zona d’Italia, grazie ai due decreti firmati dal Ministro Urso a giugno 2023, per lo stanziamento di 108 milioni di euro che rifinanziano “Smart&Start Italia”. Nello specifico, i decreti firmati dal Ministro assegnano:
- 8 milioni di euro del Fondo per la crescita sostenibile, agli investimenti di startup innovative localizzate nelle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo
- 100 milioni di euro del Programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” alle iniziative imprenditoriali innovative delle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Smart&Start Italia 2023: cosa finanzia?
Smart&Start Italia è un’iniziativa che finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. Questi piani di impresa possono essere utilizzati per acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale.
Per essere ammessi a questo finanziamento, i progetti imprenditoriali devono possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:
- avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo
- essere orientati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things
- essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Alcuni esempi di spese del piano d’impresa includono:
- Impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica
- Componenti hardware e software
- Brevetti, marchi e licenze
- Certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa
- Licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale
- Licenze relative all’utilizzo di software
- Progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi
- Consulenze specialistiche tecnologiche
- Costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori
- Servizi di incubazione e di accelerazione di impresa
- Investimenti in marketing e web marketing
Alcuni esempi di costi di funzionamento aziendale includono:
- Materie prime
- Servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa
- Hosting e housing
- Godimento beni di terzi
Le spese del piano d’impresa devono essere sostenute nei 24 mesi successivi alla firma del contratto.
Requisiti Smart e Start: chi può accedere?
Per accedere a Smart e Start, i requisiti richiesti riguardano età, sesso e residenza dei soci. Per accedere all’agevolazione, non è necessario costituire la società prima di presentare domanda; la costituzione può essere posticipata dopo l’esito della valutazione.
Smart e Start si rivolge alle start-up innovative costituite da non più di 60 mesi. Il bando Invitalia è accessibile anche a:
- team di persone fisiche (i futuri soci e manager) che vogliono fondare una start-up innovativa in Italia ;
- start-up già formate, residenti all’estero che vogliono fare impresa in Italia riguardo al digitale;
- cittadini stranieri in possesso del lasciapassare, lo “start-up Visa”, un visto di ingresso per gli imprenditori innovativi che vogliono realizzare il loro business in Italia.
Chi è ammesso a Smart e Start?
Smart&Start Italia è un’iniziativa che finanzia le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.
Le seguenti entità possono richiedere un finanziamento:
- Startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi.
- Team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”.
- Imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano
Per qualificarsi come “startup innovativa”, l’impresa deve soddisfare i requisiti indicati all’art. 25 del D.L. 179/2012. Per maggiori informazioni sui requisiti, si può consultare il sito startup.registroimprese.it.
Chi è escluso da Smart e Start?
Sono escluse dall’agevolazione le imprese operanti nel settore:
- della produzione primaria dei prodotti agricoli;
- carbonifero, al fine di scoraggiare il mantenimento attivo di miniere di carbone non competitive
Tutti i finanziamenti previsti da Smart e Start Invitalia
Smart e Start di Invitalia fornisce molte agevolazioni, che variano in base all’età e al sesso dei soci fondatori della start-up. Infatti, il finanziamento a tasso zero (senza alcuna garanzia) varia tra l’80 e il 90%, in base alla presenza di componenti di sesso femminile, di giovani under 36 o di ricercatori universitari accreditati all’interno della start-up. Inoltre, le imprese con sede legale al Sud Italia possono richiedere un finanziamento a fondo perduto. Oltre ai finanziamenti a tasso zero, possono essere richiesti servizi di tutoraggio tecnico gestionale, solitamente molto costosi.
Nello specificio:
- se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, o se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia, questa percentuale può salire al 90%.
- le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.
Il “Decreto Rilancio” del 20 maggio 2020 ha esteso il contributo a fondo perduto (il 30% del finanziamento concesso) anche alle startup innovative localizzate nel Cratere sismico del Centro Italia. Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.
Inoltre, le iniziative che attivano collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, compresi gli innovation hub e gli organismi di ricerca; operano al Centro-Nord e realizzano piani di impresa al Sud; dispongono di un accordo di investimento con un investitore qualificato; o dispongono del rating di legalità possono ottenere un punteggio aggiuntivo in fase di valutazione. Le startup costituite da meno di un anno possono inoltre contare su servizi di tutoring tecnico-gestionale nella fase di avvio (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, ecc.).
Come fare domanda per accedere ai finanziamenti Smart e Start Invitalia
Le domande per accedere agli incentivi Smart e Start possono essere inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia, fino a esaurimento dei fondi.
Chi può presentare domanda?
La domanda deve essere presentata dal legale rappresentante della società, mentre per quanto riguarda le start-up non costituite, la domanda deve essere presentata da uno dei soci della società (che diventa quindi la persona fisica referente del progetto).
Al termine dell’invio telematico, la richiesta sarà valutata tramite diversi passaggi e un colloquio finale con gli esperti Invitalia, che avviene entro due mesi dall’invio della domanda. In caso di valutazione positiva, la start-up o il team di persone che intendono fondarne una, riceveranno una comunicazione tramite posta elettronica certificata.
Come inoltrare la domanda
Il momento della compilazione della domanda è determinante per il buon esito e l’approvazione della stessa. Le domande devono essere compilate seguendo diversi passaggi che possono rivelarsi molto complessi. Gli step da seguire per l’inoltro della richiesta sono:
- avere o procurarsi una carta d’identità digitale SPID;
- accedere alla piattaforma apposita sul sito di Invitalia;
- compilare online la domanda (Altre modalità di inoltro non saranno prese in considerazione);
- caricare il business plan;
- inserire gli allegati necessari alla definizione del progetto della start-up;
- concludere la procedura con firma digitale per firmare digitalmente la domanda di agevolazione ed il piano d’impresa è (firma digitale di formato p7m);
- disporre di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) per il completamento della procedura e per la comunicazione con Invitalia.
La soluzione per accedere facilmente a Smart e Start
Capita spesso che, in sede di verifica dei requisiti necessari, l’ente erogatore annulli o blocchi le richieste presentate perché le imprese non hanno seguito correttamente uno o più passaggi dell’iter necessario per ottenere i finanziamenti agevolati. A questo proposito, secondo “IlPost”, l’Italia eroga alle aziende solo il 38% dei contributi emanati dall’UE, penultima solo prima della Croazia. Ma perché ci sono queste difficoltà per accedere ai contributi? Le aziende non riescono ad accedere ai finanziamenti perché:
- non conoscono tutte le agevolazioni a loro favore;
- delegano spesso la pratica al commercialista, un consulente che non ha competenze specifiche in questo ambito;
- presentano da sole la domanda, non consapevoli dei tecnicismi che costituiscono le dinamiche di queste procedure;
- non sanno come rendicontare il contributo o lo fanno in modo poco approfondito, passaggio che può penalizzare o ritardare la pratica stessa.
Tutto questo può portare a un rifiuto della domanda da parte di Invitalia, oppure della sua accettazione in ritardo, dopo che la start-up ha già sostenuto l’investimento. Queste problematiche ostacolano molti imprenditori nell’accedere a opportunità come quelle fornite dai contributi a tasso agevolato messi a disposizione da Smart e Start.
Per questi motivi, è fondamentale affidarsi a consulenti specializzati in finanza agevolata, che affianchino le imprese in tutto percorso per ottenere le agevolazioni disponibili, dalla presentazione della domanda all’erogazione finale dei fondi. Noi di Finera affianchiamo gli imprenditori per accedere alle agevolazioni disponibili e, grazie alla competenza e allo studio tecnico di ogni bando, siamo in grado di offrire alle PMI e alle start-up italiane il giusto supporto di cui hanno bisogno per ottenere i finanziamenti. Se anche tu vuoi accedere all’agevolazione Start e Smart, chiedi subito una prima consulenza gratuita e non vincolante.