Secondo “il Sole 24ore”, il 64% dei dipendenti sogna di diventare imprenditore, ma più della metà ha paura di fallire. Soprattutto i giovani sono frenati, perché non hanno risorse economiche per avviare un’impresa. Oppure, hanno già un’impresa avviata da pochi anni, ma non sanno dove trovare i finanziamenti per farla crescere.
La buona notizia è che gli aspiranti imprenditori possono finanziare la propria attività nascente o trasformarla grazie ai contributi a fondo perduto di ON-Nuove Imprese a Tasso Zero, una delle tante agevolazioni garantite da Invitalia per l’autoimprenditorialità.

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Indice
ON-Nuove Imprese a Tasso Zero: cos’è?
L’agevolazione di Invitalia prevede contributi a fondo perduto che coprono fino al 90% dei business plan delle imprese in fase di avviamento o di trasformazione. Per accedervi, basta avere tutti i requisiti richiesti e inoltrare la domanda sul portale online di Invitalia.
Invitalia ha già aiutato molti giovani imprenditori come Domenico Putino e Filippo Tortorici, due amici qualsiasi, poco più che trentenni, originari di Fiumicino, uniti dalla passione per la natura e lo sport (mare e vela).
Oggi, quegli stessi ragazzi, sono diventati imprenditori di successo, ideando il Parco Avventura Fregene, grazie a Nuove Imprese a Tasso Zero di Invitalia. Putino e Tortorici hanno fondato il più grande parco divertimenti del centro Italia, situato nella storica pineta di Fregene, nel comune di Fiumicino. Il Parco Avventura è adatto ad ogni età e target di utenza ed è ideale sia per praticare sport sia per far divertire i bambini nella natura incontaminata. Come loro, qualsiasi impresa può accedere ai contributi a fondo perduto di Nuove Imprese a Tasso Zero.
2. Come funziona Invitalia Nuove Imprese a Tasso Zero
Grazie a Nuove Imprese a Tasso Zero, le PMI possono richiedere un finanziamento fino al 90% delle spese ammissibili, della durata massima di dieci anni, restituibile in due rate semestrali costanti (da pagare il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno).
Il finanziamento presenta molti vantaggi perché è a tasso zero, quindi, senza interessi e senza dover dare garanzie
Ma i vantaggi sono ancora maggiori a partire da quest’anno. Nuove imprese a Tasso Zero, presenta due distinte linee di finanziamento, con programmi di spesa e regime di aiuti diversi a seconda che l’impresa sia costituita da non più di 3 anni;oppure da almeno 3 e non più di 5 anni.
Le differenze tra i due finanziamenti si possono ridurre in tre punti:
- gli investimenti disponibili (da 1,5 a 3 mln);
- la quota di contributi a fondo perduto (da 15% a 20%);
- le voci di spesa ammesse che si differenziano in base all’operazione che l’impresa deve svolgere.
I finanziamenti per le imprese aperte da 3 anni
Le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti.
Queste imprese possono accedere ad un finanziamento a tasso zero (fino al 90% delle spese, da restituire in 10 anni) con un contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammissibile. Ma quali sono le spese ammesse da Nuove Imprese a Tasso Zero?
Spese ammesse
Gli investimenti per l’avviamento o il consolidamento di un’attività sono tanti. Quelli rimborsati da Invitalia all’impresa grazie a Nuove Imprese a Tasso Zero sono:
- Opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile)
- Macchinari, impianti e attrezzature
- Programmi informatici
- Brevetti, licenze e marchi
- Consulenze specialistiche (5% investimento ammissibile)
- Spese connesse alla stipula del contratto di finanziamento e per la costituzione della società.
Finanziamenti per le imprese aperte tra 3 e 5 anni
Queste imprese possono presentare progetti per investimenti fino a 3 milioni di euro; allo scopo di realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti.
Le agevolazioni consistono sempre nel mix di finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto, che però arrivano fino al 15% della spesa ammissibile che comprendono:
- Acquisto di immobili solo nel settore turistico (40% investimento ammissibile);
- Opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile);
- Macchinari, impianti e attrezzature;
- Programmi informatici;
- Brevetti, licenze e marchi.
3. Nuove Imprese a Tasso Zero per giovani e donne
Dopo aver spiegato quali spese finanzia Invitalia e come funziona Nuove Imprese a Tasso Zero, specifichiamo a chi si rivolge. Nuove Imprese a Tasso Zero è pensato per le imprese nascenti appartenenti al settore manifatturiero, a quello dei servizi, del commercio e al turismo. Queste imprese devono rispettare dei requisiti più specifici, variabili di anno in anno.
Requisiti per giovani e donne che vogliono accedere a Nuove Imprese a Tasso Zero
A partire da quest’anno, sono ammesse le imprese composte per almeno il 51% da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne. La maggioranza si riferisce sia al numero di componenti donne e/giovani presenti nella compagine sociale sia alle quote di capitale detenute.
Questo significa che tutte le PMI possono fare domanda se rispettano questi requisiti, anche quelle costituite da meno di 36 mesi con i seguenti requisiti:
- non hanno ancora distribuito utili;
- hanno rilevato l’attività di un’impresa esistente;
- sono state costituite a seguito di fusione. La fusione può intervenire tra imprese ammissibili (in possesso, quindi, dei requisiti precedentemente indicati) e iscritte al registro delle imprese da non più di cinque anni.
Persone fisiche
Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire la società entro 45 giorni dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni
4. Quando scade l’agevolazione di Invitalia per le giovani imprese e come inviare la domanda
L’agevolazione di Invitalia ha l’enorme vantaggio di essere una misura sportello. Non si tratta, quindi, di un bando e non ha scadenza. Le imprese hanno tempo di presentare le domande fino all’esaurimento dei fondi disponibili. Bisogna precisare che le domande inviate dalle imprese sono sempre tante ed i tempi di selezione di Invitalia molto lunghi.
Gli imprenditori interessati devono inviare la propria candidatura per tempo, per essere certi di poter accedere all’agevolazione. Scopriamo, nel paragrafo successivo, come fare per inviare la propria richiesta al fine di ottenere l’agevolazione.
Compilazione della domanda
La compilazione della domanda avviene esclusivamente online e richiede molto impegno da parte delle PMI. L’imprenditore deve presentare tutta una serie di dati relativi alla propria impresa, compresi tutti quegli elementi utili (aspetti tecnici, produttivi, economici) a determinare:
- il costo del proprio piano d’impresa;
- la funzionalità e la coerenza delle spese d’investimento previste;
- l’analisi del mercato
- il business plan molto dettagliato.
Una volta compilata, la domanda dovrà essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa o dalla persona fisica proponente per conto della società in fase di costruzione. La compilazione della domanda online rappresenta solo il primo step dell’iter di selezione di Invitalia. Per accedere ai contributi a fondo perduto, l’impresa dovrà sostenere altre prove previste dall’iter di selezione.
Dopo la presentazione della domanda, l’impresa deve infatti prepararsi per affrontare un colloquio con i tecnici di Invitalia che verificano:
- le competenze tecniche, organizzative e gestionali del team imprenditoriale;
- la coerenza interna del progetto da finanziare, rispetto alle potenzialità del mercato.
Se l’impresa supera positivamente il colloquio, deve integrare online la presentazione della domanda con le informazioni sul piano economico-finanziario del proprio progetto. Fatto questo, l’impresa deve sostenere un secondo colloquio per valutare se la sua rendicontazione e il budget presentato sono coerenti e finanziabili da Invitalia. Se l’impresa supera anche questo colloquio, Invitalia le concede i finanziamenti e monitora la realizzazione del progetto.
Come hai ben capito, sono tanti i vantaggi che Invitalia fornisce alle neo PMI. Ben più complesso è accedere alle agevolazioni.
5. Come accedere agli incentivi
Le imprese devono intraprendere un lungo e tortuoso percorso prima di ottenere il finanziamento desiderato. Secondo l’ultimo rapporto Ue, in Italia questo rappresenta, purtroppo, la prassi. Solo il 38% delle imprese riesce ad accedere alle agevolazioni finanziarie disponibili, a causa dell’inefficienza della burocrazia italiana. L’Italia è penultima in Europa (poco prima della Croazia).
Spesso le imprese falliscono nella richiesta di un’agevolazione finanziaria proprio per questo motivo ma anche per altre tre ragioni. Ti spieghiamo di seguito, quali :
- le imprese non conoscono le agevolazioni disponibili che ci sono ma passano inosservate a causa della nostra burocrazia;
- Se le imprese conoscono le agevolazioni disponibili, spesso non riescono ad accedervi perché compilano la domanda in modo errato;
- Oppure, molto spesso falliscono perché la rendicontazione finale, a fronte dell’investimento già sostenuto, è sbagliata.
Per evitare di compiere questi errori, l’impresa può avere un alleato al suo fianco, una società di consulenza esperta in finanza agevolata come noi di Finera. I nostri consulenti specializzati guidano le imprese, passo passo, durante tutto l’iter di presentazione delle domande fino all’erogazione delle agevolazioni. Grazie al nostro servizio di consulenza per le imprese, in soli 2 mesi abbiamo aiutato più di 60 imprenditori ad accedere alle migliori opportunità sul mercato. Se anche tu sei interessato, contattaci per ottenere una prima consulenza gratuita.