Il credito d’imposta per la pubblicità è un’agevolazione del Governo per supportare le PMI italiane nei loro investimenti pubblicitari. In un mercato sempre più competitivo, infatti, pubblicizzare la tua impresa è fondamentale per il tuo business, ma sai bene che può rivelarsi molto costoso. Quotidiani, radio e TV chiedono cifre elevate per la pubblicazione di annunci pubblicitari. Fortunatamente, come ti anticipavo, puoi essere rimborsato dei tuoi investimenti pubblicitari, grazie ai crediti d’imposta agevolati messi a disposizione dal Governo, tramite il bonus pubblicità (stabilito dai decreti Cura Italia e Rilancio per aiutare le imprese durante la pandemia). Puoi così sostenere le spese necessarie per dare visibilità ai tuoi prodotti o servizi, e per raggiungere un numero più elevato di clienti tramite il web, la stampa tradizionale, i canali radio e le reti televisive. Vuoi avere più dettagli sul credito d’imposta per la pubblicità? Allora, continua a leggere questo articolo.

Indice
Come può essere usato il credito d’imposta pubblicità?
Se la tua impresa vuole investire in pubblicità, può ottenere un credito d’imposta del 50% sugli annunci promozionali effettuati su giornali, quotidiani e periodici, nazionali e locali. Ciò significa che il 50% della spesa pubblicitaria ti viene rimborsata in compensazione, al momento della dichiarazione dei redditi. Rispetto agli anni precedenti, il credito d’imposta è agevolato al 50%, anche per gli investimenti in canali radio e TV. Per capire meglio, facciamo un esempio pratico.
Esempio di investimento in pubblicità radio
La tua azienda ha speso 10.000.00 di euro in pubblicità per un’emittente radiofonica nel 2021. Il credito d’imposta da richiedere è calcolato direttamente sulla spesa effettuata, al 50%. Quindi ti verranno rimborsati 5.000 euro.
Ulteriori vantaggi: puoi ottenere 2 crediti di imposta
Puoi avanzare due richieste all’Agenzia delle Entrate, per ottenere 2 crediti d’imposta agevolati, in questa maniera:
- Uno al 50% sulle spese per gli annunci su giornali/riviste;
- Un’altro sempre al 50% sui costi legati ad uno post radio/tv.
Gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici possono raggiungere i 65 milioni di euro mentre gli investimenti su emittenti televisive e radiofoniche, private, al massimo i 25 milioni di euro.
Come fare per il credito d’imposta sulla pubblicità on line?
Le stesse detrazioni possono essere richiesta per le spese pubblicitarie online. La tua azienda può accedere a crediti d’imposta fino al 50% sugli investimenti in digital advertising ( giornali, radio, Tv online) anche per il 2022.Puoi richiedere questa agevolazione anche se sei un professionista o se la tua attività non ha fine commerciale (associazioni, onlus, istituti di formazione…).
Come inviare la domanda telematica per ottenere il credito d’imposta per la pubblicità
Per ottenere il rimborso sui tuoi investimenti pubblicitari, devi utilizzare i servizi resi disponibili nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, a cui si può accedere mediante Spid, Carta nazionale dei servizi (CNS) o Carta d’identità elettronica (CIE). Arrivato a questo punto devi effettuare un’operazione preliminare molto delicata, ossia la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” , con la quale indichi i dati degli investimenti pubblicitari già effettuati o che intendi effettuare nel corso dell’anno.
Solo in seguito puoi compilare la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” , una scheda indispensabile per dichiarare, per l’appunto, gli investimenti inseriti nella Comunicazione precedente ed ottenere il rimborso tramite F24.
Queste due fasi sono determinanti per la buona riuscita della tua domanda: devi assicurarti di rendicontare in modo corretto le spese effettuate. Basta anche solo un errore di calcolo o un file inserito in maniera errata, per far sì che la tua domanda venga respinta.
Ottenere i crediti d’imposta agevolati sugli investimenti pubblicitari
Come avrai capito, i vantaggi dei crediti d’imposta agevolati per gli investimenti pubblicitari sono molti. Ottenere queste agevolazioni, però, è molto più difficile di quanto sembra per tre ragioni:
- Statisticamente, secondo Confcommercio, 9 imprenditori su 10 hanno difficoltà con la pubblica amministrazione perché reputano le sue indicazioni indecifrabili.
- Di conseguenza, le imprese commettono degli errori proprio al momento della compilazione della domanda.
- Oppure, le imprese sbagliano la rendicontazione delle spese.
Una soluzione possibile è affidarsi a società di consulenza esperta in finanza aziendale come noi di Finera. Noi di Finera lavoriamo accanto alle PMI, supportandole in ogni fase della richiesta di un’agevolazione. Affidandoti alla nostra società, hai il vantaggio di beneficiare di una corretta presentazione dell’istruttoria presso gli uffici competenti, nei tempi e nei modi previsti. Se vuoi ottenere la tua prima consulenza gratuita e non vincolante, clicca il pulsante qui sotto e richiedila in 2 minuti.