Bando brevetti+ di Invitalia: cos’è, cosa finanzia, a chi è rivolto e come ottenerlo

Bando brevetti+ di Invitalia

Secondo il report de “IlSole24ore”, le imprese italiane che detengono brevetti sono più competitive del 65% rispetto alle altre aziende. Tuttavia, tempi, modalità e costi, scoraggiano le imprese nel registrare i loro brevetti. Questo è un dato triste, considerando che un brevetto rappresenta l’occasione di produrre e commercializzare la propria invenzione a titolo esclusivo, proteggendosi da eventuali plagi di competitor. Un aiuto prezioso per risolvere le difficoltà delle imprese nel registrare o rinnovare i propri brevetti viene dato dal bando Brevetti+ di Invitalia, sovvenzionato dal MISE. Continua a leggere l’articolo per scoprire tutti i dettagli sul bando brevetti: cosa finanzia, a chi è rivolto e come accedervi.

Bando Brevetti+ di Invitalia: i contributi a fondo perduto per registrare la proprietà

Il Governo stanzia dei contributi a fondo perduto tramite la misura Brevetti+ di Invitalia, per aiutare le imprese a coprire i costi legati alla registrazione ed il mantenimento di un brevetto di proprietà sul mercato. Questo significa che un’impresa può ricevere il contributo solo se ha già realizzato un brevetto oppure ha depositato una domanda per registrare il suo brevetto.  

Le imprese possono mantenere la loro competitiva sui mercati nazionali e internazionali attraverso la valorizzazione dei propri brevetti, senza dover perdere l’esclusiva sulle proprie invenzioni. Questa agevolazione è che le domande vengono esaminate da Invitalia in base all’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento fondi.

Quali tipologie di brevetto rientrano nell’agevolazione?

Tutti i brevetti sono ammessi all’agevolazione. L’importante è definire attentamente cos’è un brevetto per non confondersi con misure simili come il bando Disegni o con le agevolazioni previste per la registrazione di un marchio. Un brevetto serve a proteggere le proprie invenzioni e portarle sul mercato ad uso esclusivo.

Tuttavia, non basta avere un’idea originale per poterla mutare in un brevetto. Affinché la tua possa essere brevettata, devi controllare che nessuno prima di te abbia già avuto la tua stessa intuizione. Ci sono 2 strumenti grazie ai quali è possibile effettuare una ricerca di anteriorità:

In questo modo, eviti di dover investire dei soldi per un prodotto la cui richiesta di deposito del brevetto verrà respinta.

Cosa finanzia il bando Brevetti?

L’incentivo è molto vantaggioso perché stanzia dei contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi specialistici relativi alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività e produttività sul mercato. Oppure per lo sviluppo nel mercato di riferimento, in particolare nei settori dell’industrializzazione, dell’ingegnerizzazione, dell’organizzazione, dello sviluppo e del trasferimento tecnologico.

Le imprese possono beneficiare di un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 140.000 euro che non può superare l’80% dei costi ammissibili, in regime de minimis. L’agevolazione può arrivare al 100% dei costi ammissibili per gli spin-off accademici e per le iniziative con sede operativa in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e  Sicilia. Vediamo più nel dettaglio quali costi sono coperti dalla misura.

Quali interventi sono ammessi

Brevetti+ copre molti servizi (ad esclusione dell’IVA) di consulenza relativi allo studio di fattibilità, la progettazione e lo studio del prototipo; il rilascio delle certificazioni di un prodotto. Oppure  di un processo da brevettare, le strategie di comunicazione e la promozione in canali distributivi del proprio brevetto. Contribuisce anche all’acquisto del brevetto (solo per gli spin Off e le start up innovative iscritte nel  registro speciale al momento della presentazione della domanda di accesso).

A chi è rivolta l’agevolazione bando Brevetti di Invitalia

Possono accedere tutte le micro, piccole e medie imprese, anche appena costituite, con sede legale e operativa in Italia

Ti elenchiamo, brevemente, i requisiti indispensabili per fare domanda:

  • gli imprenditori devono essere titolari o licenziatari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia o in Europa, dopo il primo gennaio 2017; 
  • Oppure titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 1 gennaio 2017 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
  • In alternativa, possono presentare domanda se hanno stipulato un accordo preliminare per l’acquisto di un brevetto o l’acquisizione in licenza di un brevetto per invenzione industriale, rilasciato in Italia  successivamente al 01/01/2017;
  • Infine, possono presentare domanda le imprese neo-costituite in forma di società di capitali, a seguito di operazione di spin-off universitari/accademici. Basta che siano titolari di un brevetto per invenzione industriale o di un accordo preliminare d’acquisto/acquisizione in licenza d’uso di brevetto.

Come si accede al bando Brevetti?

La domanda per Brevetti+ si presenta esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia.

Per richiedere l’agevolazione devi seguire delle procedure apparentemente semplici:

  • devi essere in possesso di una identità SPID per accedere alla piattaforma dedicata;
  • poi devi accedere all’area riservata tramite l’identità SPID; 
  • in seguito ti viene richiesto dicompilare direttamente online la domanda; 
  • a questo punto devi caricare il business plan e gli allegati per concludere la procedura.

Arrivati a questo punto molte imprese si trovano in difficoltà per via della mole eccessiva di documenti richiesti.

 Anziché procedere con le domande per ottenere l’agevolazione, le imprese si scoraggiano e perdono l’occasione unica di valorizzare i propri brevetti tramite i contributi a fondo perduto di Invitalia. Per fortuna un numero ristretto di imprenditori è riuscito ad accedere all’agevolazione.

Come ottenere i contributi a fondo perduto di Brevetti+

Come hai capito,  la misura può garantirti molti vantaggi sia in termini di competitività sia per non rinunciare ad essere il proprietario esclusivo della tua idea innovativa. Tuttavia, secondo un’indagine de IlPost.it, solo il 38% delle imprese italiane riesce ad ottenere le agevolazioni. Questo succede perché le imprese pensano di poter compilare da sole le domande per l’agevolazione, pur ignorando i tecnicismi richiesti dall’Ente Erogatore. 

Oppure, spesso, le imprese cercano un alleato nel dottore commercialista, il quale è molto ferrato in fiscalità ma ha minor conoscenza in finanza agevolata. La soluzione è affidarsi ad un team di professionisti specializzati in finanza agevolata, in grado di aiutare la tua impresa ad accedere alle agevolazioni pubbliche disponibili, come noi di Finera. La nostra società lavora accanto alle PMI italiane, in tutte le fasi di presentazione della domanda all’Ente Erogatore ed ha già supportato più di 500 imprese ad accedere alle agevolazioni finanziarie desiderate. 

Se anche tu vuoi accedere agli incentivi offerti dal bando, contattaci per una prima consulenza gratuita e non vincolante. 

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