Con il decreto del 1° giugno 2023, reso pubblico nella Gazzetta Ufficiale il 15 luglio, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha annunciato le nuove linee di finanziamento gestite da Simest, la società appartenente al gruppo Cassa depositi e prestiti.
Queste nuove linee di finanziamento includono diversi strumenti di supporto per le imprese. Oltre a quelli già esistenti, che riguardano l’apertura di sedi all’estero, lo sviluppo di piattaforme di commercio elettronico, la partecipazione ad eventi internazionali e l’assunzione di un Temporary Manager, si aggiungono due nuove opzioni: Certificazioni e Consulenze e Transizione Digitale e/o Ecologica. In questo articolo vedremo i dettagli di quest’ultima. Perciò, se vuoi capire meglio come funziona, cosa prevede, chi può beneficiarne e come fare domanda, continua a leggere.

Indice
- Simest Transizione ecologica e digitale: cos’è e cosa prevede?
- Simest Transizione digitale ed ecologica: quali sono le spese ammesse?
- Beneficiari di Simest Transizione digitale ed ecologica: quali sono i requisiti?
- Il finanziamento agevolato e il contributo a fondo perduto di Simest Transizione ecologica e digitale
- Quando e come presentare domanda per i bandi Simest?
Simest Transizione ecologica e digitale: cos’è e cosa prevede?
La misura Transizione digitale ed ecologica è una novità di Simest. L’obiettivo di questa linea è sostenere le imprese che desiderano investire in tecnologie innovative per la digitalizzazione dei processi aziendali, o per adottare pratiche ecologiche e sostenibili. L’agevolazione prevede che l’azienda beneficiaria destini almeno il 50% dell’importo ricevuto a investimenti digitali e/o ecologici, mentre la restante parte, fino al 50%, può essere utilizzata per ulteriori investimenti da includere nel patrimonio aziendale.
La quota destinata agli investimenti patrimoniali può essere aumentata fino al:
- 70% dell’importo approvato, a condizione che l’impresa dimostri, durante il processo di rendicontazione:
- Un aumento dei costi energetici pari almeno al 100%, confrontando i bilanci relativi agli ultimi due esercizi precedenti alla presentazione della domanda.
- Un fatturato da esportazione pari almeno al 20% al momento della presentazione della domanda.
- 80% dell’importo approvato per le imprese con interessi nei Balcani Occidentali.
- 90% dell’importo approvato per le imprese con unità locali o sedi operative situate nei territori colpiti da alluvioni verificatesi a partire dal 1° maggio 2023.
L’importo minimo dell’investimento è di 10.000 euro, e l’importo massimo dell’investimento non può superare il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci. In ogni caso, l’importo massimo dell’investimento non può superare i seguenti limiti, a seconda della dimensione dell’impresa:
- Micro Impresa: massimo 500.000 euro.
- PMI e PMI innovative: massimo 2.500.000 euro.
- Altre imprese: massimo 5.000.000 euro.
Simest Transizione digitale ed ecologica: quali sono le spese ammesse?
Come detto, l’obiettivo principale della misura è incentivare le aziende a investire nella digitalizzazione dei processi aziendali o nell’adozione di pratiche ecologiche e sostenibili. Per questo, tra le spese ammissibili di Simest Transizione Digitale ed Ecologica, troviamo:
- spese per la transizione digitale;
- spese per la transizione ecologica;
- spese per investimenti mirati a rafforzare la propria solidità patrimoniale, anche in Italia;
- spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale;
- spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione, fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.
Anche in questo caso, le spese devono essere sostenute dalla data di comunicazione del CUP (Codice Unico di Progetto) e devono avvenire entro i 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento. Tuttavia, si fa eccezione per le spese riguardanti le consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Simest Transizione Digitale ed Ecologica, le quali sono ammissibili anche se svolte precedentemente alla presentazione della domanda.
Beneficiari di Simest Transizione digitale ed ecologica: quali sono i requisiti?
Sono considerate idonee per la richiesta della misura le aziende che, con sede legale e operativa in Italia, al momento della richiesta rispondono ai seguenti criteri:
- hanno presentato al Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi contabili completi precedenti la data di richiesta;
- rientrano nella classificazione da 1 a 9, secondo il credit scoring.
In alternativa, per poter presentare la domanda e ottenere l’incentivo, le imprese devono soddisfare uno dei seguenti requisiti:
- avere un fatturato di esportazione pari almeno al 10% dell’ultimo bilancio;
- essere una PMI con codice Ateco produttivo, con un fatturato di esportazione pari almeno al 3% dell’ultimo bilancio e far parte di una filiera produttiva composta da almeno tre imprese clienti.
Il finanziamento agevolato e il contributo a fondo perduto di Simest Transizione ecologica e digitale
Come detto, Simest Transizione Digitale prevede un finanziamento a tasso agevolato in regime “de minimis” fino a un massimo di 500.000€, e la possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’importo richiesto e comunque fino a un massimo di 100.000€.
Vediamo nel dettaglio le caratteristiche del finanziamento agevolato:
- il tasso è fisso, pari allo 0,464% (10% del tasso di riferimento UE) aggiornato a luglio 2023;
- la durata massima del finanziamento è di 4 anni, con i primi 2 anni considerati come periodo di preammortamento.
Il finanziamento viene erogato in tre tranche:
- La prima tranche, come anticipo, può coprire fino al 25% dell’importo complessivo del finanziamento approvato.
- La seconda tranche, pari al 25% dell’importo del finanziamento approvato, sarà erogata entro un anno dalla stipula del finanziamento e dopo aver presentato la prima rendicontazione obbligatoria.
- La terza tranche rappresenta il saldo dell’importo rendicontato.
Al finanziamento agevolato, aziende con specifiche caratteristiche possono richiedere in aggiunta un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’importo dell’intervento agevolativo, con un limite massimo di 100.000 euro. Tuttavia, per poter richiedere il contributo a fondo perduto, le imprese devono rientrare in una delle seguenti categorie:
- PMI giovanili o femminili o innovative.
- PMI con una quota di fatturato da esportazione pari al 20% del fatturato totale.
- PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità come ISO 45001, ISO 14001, SA8000.
- Imprese in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità e che dimostrano, entro la data della prima erogazione, di aver intrapreso azioni per integrare i criteri ESG nel governo societario.
- PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud Italia.
- Imprese con interessi diretti nei Balcani Occidentali.
Quando e come presentare domanda per i bandi Simest?
Anche per Simest Transizione Digitale ed Ecologica, è possibile inviare le domande a partire dalle ore 9:00 del 27 luglio 2023 tramite la piattaforma online portalefinanziamenti.simest.it. L’iter di presentazione della domanda richiede il caricamento di diversi documenti e molte accortezze per non compromettere l’ottenimento del bando. Per questo motivo ogni PMI dovrebbe affidarsi a un’azienda specializzata in finanza agevolata, come noi di Finera. I nostri esperti ti supportano per tutto il processo, dalla presentazione fino all’erogazione del contributo. Sei interessato a Simest Transizione Digitale ed Ecologica? Allora, fissa subito una prima consulenza gratuita con i nostri esperti in finanza agevolata.