Finanziamenti imprese: 7 errori da evitare quando ti presenti in banca

Andare in banca e richiedere finanziamenti alle imprese non è cosa da tutti i giorni. Anzi, è qualcosa di complesso e che richiederebbe una buona preparazione, onde evitare errori che comportano il rifiuto della richiesta. In questa rapida guida capiremo quali sono i 7 errori che la maggioranza degli imprenditori italiani commette nel momento in cui si presenta in banca a chiedere un finanziamento. Certamente sono errori inconsapevoli, involontari, talvolta ignorati dall’imprenditore, generati da molteplici cause. Ma sono comunque errori che possono influire su una richiesta di credito e a volte possono essere determinanti per il buon esito della trattativa, nonostante l’azienda possa essere meritevole del credito. Continua a leggere per scoprire quali sono i 7 errori che vengono commessi più frequentemente quando si richiede un finanziamento in banca.

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Tempo di lettura stimato: 8 minuti

Errore 1: presentarsi in banca senza i documenti completi

Questo è verosimilmente l’errore più comune e grossolano che si può commettere. Presentarsi senza una documentazione adeguata ed in regola, influisce sulla credibilità dell’imprenditore e dell’azienda stessa. Presentarsi in banca con la giusta documentazione, può essere definito come il biglietto da visita dell’azienda. I documenti in questione sono nello specifico il business plan bancario che riguarda la pianificazione aziendale e le attività che quest’ultima vorrà portare a termine grazie al finanziamento richiesto. All’istituto bancario è fondamentale rappresentare in forma documentale uno status economico-finanziario dell’impresa.

Una corretta documentazione consegnata alla banca consentirà a quest’ultima di valutare immediatamente la richiesta, tralasciando altre richieste sconclusionate che i dirigenti di banca si vedono arrivare ogni giorno sulle loro scrivanie.

Errore 2: scegliere il prodotto finanziario “a casaccio”

Questo errore è spesso figlio della “fiducia” nei confronti della banca. Quando si chiede un finanziamento si pensa che la banca possa offrire all’imprenditore il prodotto finanziario più adeguato sue alle esigenze. Bene, non è così. Per quanto il prodotto finanziario possa essere adeguato alle esigenze dell’imprenditore è bene prestare attenzione e conoscere già prima di presentarsi in banca il prodotto di cui si ha bisogno. 

Non bisogna dimenticare che, prima di ogni cosa, la banca fa i propri interessi sulla vendita di un prodotto!  È quindi molto importante documentarsi prima di andare in banca, farsi una piccola cultura sui prodotti finanziari, capire quale di questi può essere la scelta migliore per l’imprenditore e per l’impresa.

Errore 3: scegliere la banca senza un criterio

Il terzo errore è senza dubbio quello di credere che i prodotti finanziari siano uguali in tutti gli istituti di credito. Viene facile chiedersi: Perché? La risposta a questa domanda è semplice: ogni istituto di credito utilizza termini e condizioni differenti. Ma non finisce qui.

Le politiche di erogazione del credito sono diverse in ogni istituto bancario. Anche le tempistiche di erogazione possono essere diverse. Infine, alcuni istituti bancari sono più adeguati per determinate tipologie di prodotti finanziari piuttosto che per altri. Sono dettagli spesso sottovalutati, ma che aiutano l’imprenditore in modo determinante nella scelta della banca alla quale rivolgersi.

Errore 4: avanzare la richiesta di finanziamento all’impresa nel momento sbagliato

Quand’è che l’imprenditore si presenta in banca per avanzare una richiesta di credito? La risposta sembra quasi scontata: quando ha bisogno! Ma siamo sicuri che questo sia il momento giusto? Questo errore, perché tale è, lo si commette per necessità e non per scelta. Circostanze di mercato, competizione, concorrenza, possono essere alcuni dei motivi che spingono l’imprenditore a richiedere del credito. Spesso alla frase “richiesta di credito” si affianca l’aggettivo “urgente”. Ed è proprio l’urgenza la causa che induce l’imprenditore a commettere un errore. Richiedere del credito in una modalità del genere è rischioso per almeno 3 motivi:

  1. Psicologico: quando un imprenditore è in difficoltà, pur di ottenere credito ad ogni costo, sarebbe disposto ad accettare condizioni economiche caratterizzate da tassi d’interesse elevati;
  1. Istintivo: quando un imprenditore si avvicina al mondo del credito in preda a particolari necessità economiche, agisce d’istinto, senza un’accurata pianificazione preventiva della propria richiesta di credito; 
  1. D’erogazione: nell’erogazione del credito ci si può imbattere in quella che può essere definita la “stagionalità delle banche”, ovvero il periodo in cui le banche sono più propense a erogare il credito e dei periodi di maggiore selettività;

Questi tre aspetti da tenere in considerazione sono necessari per capire qual’è veramente il momento più opportuno per richiedere del credito.

Errore 5: presentare richieste di finanziamenti per le imprese a più istituti contemporaneamente

Forse questo, tra tutti gli errori, è quello più grave. Presentare più richieste contemporaneamente a diversi istituti bancari, riduce drasticamente le probabilità di accesso al credito. Il motivo? Bisogna innanzitutto far presente che le banche e gli istituti di credito hanno accesso ad un unico database informatico: la centrale rischi di Banca d’Italia. 

Dunque, presentarsi in più istituti di credito ed avanzare molteplici richieste contemporaneamente, farà sospettare un’urgenza economica, una situazione difficile in cui versa l’azienda, che automaticamente farà allarmare le banche. Questo motivo potrebbe influire negativamente sulle capacità dell’azienda di restituire un eventuale debito e compromettendo, quindi, il buon esito della richiesta di credito. 

Per evitare un simile errore, è opportuno presentare la richiesta di credito a un solo istituto bancario per volta ed attendere un po’ di tempo prima di procedere con una seconda richiesta, nel caso la prima richiesta venga rifiutata. Un aspetto che molti imprenditori non conoscono è la “traccia”. Si tratta della tracciabilità dei tentativi di richiesta del credito effettuati da un’impresa. Generalmente, l’impresa rimane tracciata a sistema per almeno 30/40 giorni, periodo durante il quale, una nuova eventuale richiesta sarà rifiutata d’ufficio. 

Errore 6: non avere una strategia a lungo termine

Anche alla base di una richiesta di credito, così come accade in tantissime situazioni della nostra vita quotidiana è necessario avere una strategia definita. Senza quest’ultima le probabilità che una richiesta di credito venga respinta sono molto alte. Vedersi rifiutare, non una, ma più richieste di credito porta l’azienda ad avere un cattivo “andamentale bancario”. Essere troppo esposti o, ancora peggio, risultare come cattivi pagatori nei confronti delle banche sono situazioni difficili da risolvere. 

Crediti incagliati, in sofferenza, sconfinamenti nei fidi o ritardi nei pagamenti delle rate, pregiudicano sicuramente l’andamento di una nuova richiesta di credito. Anche avere eventi negativi nei rapporti commerciali pregressi è considerato un aspetto negativo: protesti di pagamento, coinvolgimenti in fallimenti e in procedure concorsuali, ipoteche, pignoramenti sono tutti aspetti che possono negare all’imprenditore la possibilità di accesso al credito. Ecco perché è necessario, prima di avanzare una richiesta di credito è necessario avere un piano creditizio strategico a medio-lungo termine e corredato da un business plan.

Errore 7: non negoziare i termini e le condizioni dei finanziamenti alle imprese

Non negoziare i termini e le condizioni del finanziamento richiesto è senza dubbio il settimo ed ultimo errore di questa nostra guida. Indipendentemente dal momento, prima o dopo l’erogazione del credito, è opportuno trattare le condizioni. Bisogna tener presente che nel momento in cui il finanziamento viene erogato, inizia il rapporto definitivo tra la banca e l’imprenditore.

Un colloquio frequente con l’istituto bancario erogatore del credito è opportuno affinché non vengano a generarsi degli eventi negativi che potrebbero compromettere un’ulteriore richiesta. Rinegoziare periodicamente le condizioni del finanziamento e dimostrare il proprio merito creditizio nel lungo periodo, sono le basi per un buon rapporto tra impresa e banca.

Arrivati al termine di questa breve guida, abbiamo elencato  solo alcuni degli errori che un imprenditore solitamente commette quando si presenta in banca. Ma gli errori possono essere sempre frequenti, dovute magari a distrazioni o inesperienze. Ecco perché tanti imprenditori che vogliono accedere al credito si rivolgono a Finera, i mediatori del credito a sostegno delle PMI italiane. 

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