Economia circolare: significato, vantaggi e incentivi per farla

Economia circolare

Nell’odierno panorama economico e ambientale, l’economia circolare assume un ruolo sempre più importante per le imprese che cercano una soluzione per ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali e l’aumento dei rifiuti. Si tratta di un vera e propria trasformazione radicale, che influenza i modelli economici così come li abbiamo sempre conosciuti.

Nella guida che stai per leggere, quindi, abbiamo deciso di approfondire nel dettaglio il concetto di economia circolare, cercando di capire anche quali sono le sue implicazioni per le aziende e per l’ambiente. Vedremo quindi cos’è effettivamente l’economia circolare, quali sono i vantaggi che le aziende ottengono adottando questo approccio e, soprattutto, vedremo quali sono gli incentivi disponibili per avviarlo. Vuoi scoprire tutti i dettagli sull’economia circolare e sui bonus per farla? Allora, continua a leggere questa guida.

Economia circolare: significato e definizione 

Per comprendere al meglio il concetto di economia circolare, è importante partire da una chiara e concisa spiegazione del suo significato e dei principi più importanti a cui fa riferimento. L’economia circolare rappresenta una vera e propria svolta rispetto al modello economico tradizionale attraverso cui le risorse vengono estratte, utilizzate e poi smaltite. 

L’approccio dell’economia circolare è differente. Infatti, il paradigma si basa sull’utilizzo delle risorse incentrato sulla sostenibilità e sulla riduzione dei rifiuti e degli sprechi. In particolare, l’economia circolare è basata sul concetto di ciclo chiuso: significa che i prodotti, i materiali e le risorse devono essere mantenute in circolazione il più possibile attraverso degli approcci strategici che si traducono in riciclo, riutilizzo e riduzione dei rifiuti.

  1. Riciclo: L’elemento centrale dell’economia circolare è il riciclo, che prevede la raccolta, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti in nuove risorse o prodotti. Questo processo riduce la necessità di estrarre nuove materie prime, risparmiando energia e risorse naturali.
  2. Riutilizzazione: L’economia circolare promuove l’idea che molti oggetti e materiali possono essere riparati, ricondizionati o riutilizzati prima di essere considerati rifiuti. Ciò estende la vita utile dei prodotti e riduce il flusso di rifiuti verso le discariche.
  3. Riduzione dei rifiuti: Questo concetto sottolinea l’importanza di progettare prodotti in modo da generare meno rifiuti durante la loro produzione e il loro utilizzo. Ciò può includere l’ottimizzazione dei processi di produzione per ridurre gli scarti o la creazione di prodotti che siano più durevoli.

Pertanto, quando si parla di economia circolare, si vuole favorire un approccio in cui i materiali e le risorse continuano a circolare all’interno dell’economia. In questa maniera si minimizza il consumo delle risorse naturali, per lo più finite, e si riduce l’impatto sull’ambiente. 

Queste iniziative sono finalizzate da un lato a tutelare l’ambiente; dall’altro, invece, consentono di creare delle opportunità di business davvero importanti, andando a stimolare ala creatività delle persone e creando nuovi posti di lavoro. Un approccio di questo tipo, quindi, è fondamentale per poter affrontare le nuove sfide che i cambiamenti globali stanno portando. 

Vantaggi dell’economia circolare

È indubbio che un approccio come l’economia circolare porti in dote una serie di vantaggi significativi, sia dal punto di vista ambientale che di quello economico. In questa sezione, quindi, abbiamo deciso di distinguere tre tipologie di benefici e approfondire per ciascuno di loro alcuni aspetti fondamentali. 

Quali sono i vantaggi economici?

  • Risparmi di costi: il vantaggio fondamentale dell’economia circolare è quello di ridurre i costi operativi. Infatti, nel momento in cui le aziende adottano delle pratiche di riciclo oppure di riutilizzo di materiali, possono evitare di comprare da zero delle materie prime costose. Inoltre, la riparazione oppure la corretta manutenzione di questi materiali può prolungare la loro vita utile. 
  • Opportunità di guadagno: adottare iniziative di economia circolare consente di generare nuove opportunità di guadagno attraverso l’ideazione di nuovi servizi e prodotti basati sui concetti cardine di questo approccio. 

Vantaggi ambientali dell’economia circoalre

  • Riduzione dell’inquinamento: usare in maniera efficiente le risorse e riciclarle laddove necessario, sono iniziative che riducono l’utilizzo di inceneritori e di discariche, contribuendo ad abbassare sensibilmente l’inquinamento di aria, acqua e suolo. Inoltre, la riduzione dell’estrazione di materie prime, riduce anche l’impatto ambientale collegato ad attività di questo tipo. 
  • Emissioni di gas serra: i gas serra sono uno dei problemi più pressanti in tempi moderni. L’economia circolare può contribuire alla riduzione delle emissioni minimizzando la necessità di produrre nuovi materiali e consentendo alle imprese di abbattere la loro carbon footprint. Anche un aumento dell’efficienza energetica può comportare minori emissioni durante i processi di produzione. 

I vantaggi aziendali 

  • Miglioramento della brand awareness: Le aziende che adottano pratiche di economia circolare dimostrano un impegno per la sostenibilità ambientale. Questo può migliorare notevolmente la loro reputazione nel mercato. I consumatori sono sempre più attenti all’impatto ambientale delle aziende e tendono a favorire quelle che dimostrano responsabilità sociale e ambientale.
  • Fiducia dei consumatori: i consumatori di oggi sono sempre più attenti agli aspetti che riguardano la tutela e la protezione dell’ambiente. Pertanto, sono più disposti ad acquistare beni e servizi da aziende che dimostrano un forte impegno verso questi aspetti. Ciò contribuisce ad aumentare la fedeltà dei consumatori e anche il fatturato delle imprese. 

Incentivi per l’economia circolare: quali sono? 

Per spronare le Micro e le PMI ad abbracciare l’economia circolare, per il 2023-2024 sono stati attivati due incentivi: Economia Circolare. gestito da Invitalia e dal MISE, e un regime di aiuti che prevede contributi a fondo perduto fino al 60%. Vediamoli nel dettaglio.

Economia Circolare

Gestito da Invitalia, Economia Circolare è la misura che favorisce la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia che mantiene il più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e riduce al minimo la produzione di rifiuti. 

La dotazione finanziaria di questo incentivo è di circa 220 milioni di euro: 

  • 157 milioni per la concessione di finanziamenti agevolati di cui 150 milioni destinati a progetti realizzati sul territorio nazionale e 5 milioni destinati ai territori della Regione Basilicata e del Piemonte.
  • 62,8 milioni di euro per la concessione dei contributi di spesa di cui 40 sul fondo sviluppo e coesione per l’80% al Mezzogiorno e per il restante 20% alle regione del Centro-nord; 20 milioni per il fondo sulla crescita sostenibile e 2 milioni di euro per la Regione Basilicata, di cui 800.000 alla Regione Piemonte. 

Come detto, l’obiettivo è quello della riconversione produttiva delle attività economiche. Ecco perché gli interventi si traducono in: 

  • innovazione di prodotto e di processo per l’uso efficiente delle risorse e la trasformazione dei rifiuti
  • Progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici finalizzati alla simbiosi industriale
  • sistemi e metodologie per lo sviluppo di tecnologie finalizzate alla sanificazione dell’acque

In ogni caso, sono ammissibili progetti che abbiano un elevato contenuto di innovazione tecnologica e di sostenibilità. 

Regime aiuti con contributi a fondo perduto fino al 60% 

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è stato istituito un regime di aiuto per il sostegno, su tutto il territorio nazionale, di investimenti innovativi e sostenibili proposti da micro, piccole e medie imprese finalizzate alla trasformazione tecnologica e digitale, transizione verso il paradigma dell’economia circolare, sostenibilità energetica. 

L’agevolazione prevede risorse complessive fino a quasi 680 milioni di euro, suddivise tra regioni del nord e regioni del centro sud. I beneficieri di queste misure devono essere costituite e attive nel Registro delle Imprese ed essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti. Inoltre, devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e avere almeno due bilanci approvati. 

I progetti ammissibili per questo contributo sono tutti quelli che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato coerenti con il piano nazionale Transizione 4.0. L’incentivo, quindi, si concretizza nella forma di contributo in conto impianti pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione. 

Economia circolare: i casi di successo a cui guardare

Adesso che sei diventato un vero esperto di economia circolare, è anche importante mostrarti quali sono alcuni esempi virtuosi che hanno utilizzato questa strategia per poter sviluppare un business. Vediamo alcune aziende che fanno dell’economia circolare un elemento fondamentale della loro strategia aziendale: 

  • Patagonia: è una nota azienda di abbigliamento outdoor che ha implementato una serie di iniziative legate all’economia circolare applicate al ciclo di vita dei prodotti. Infatti, Patagonia ha introdotto dei programmi di riparazione e riutilizzo dei capi, spingendo i clienti a restituire i vestiti rovinati per poterli riciclare oppure riparare. 
  • Ikea: Ikea ha adottato un approccio all’economia circolare attraverso la progettazione di mobili più semplice da smontare e da riciclare. Si tratta di un approccio finalizzato alla riduzione del consumo di risorse che ha permesso ad IKEA di avviare un servizio di ritiro mobili per incentivare, appunto, il riciclo. 
  • Dell: anche Dell ha attivato un programma di recupero di hardware elettronico usato, lanciando computer e componenti rigenerati e riducendo la necessità di produrre nuovi dispositivi. Ciò ha contribuito a ridurre l’impatto ambientale ma anche ad aumentare le vendite grazie a dispositivi rigenerati. 
  • Circular Economy Club: L’organizzazione no-profit CEC ha lo scopo di promuovere l’economia circolare a livello globale. Attraverso iniziative di formazione, consulenza e networking, CEC ha aiutato numerose aziende a integrare principi circolari nei loro processi, ottenendo risultati positivi in termini di sostenibilità e crescita economica.

L’adozione di pratiche di economia circolare ha portato a risultati davvero tangibili che si traducono nella riduzione degli sprechi, nel miglioramento della sostenibilità, nell’espansione delle opportunità di business e nel miglioramento delle reputazione nei confronti dei clienti. 

Ciò dimostra che l’economia circolare non è semplice teoria, ma si traduce in atti concreti che possono determinare uno o più successi economici in ambito aziendale. 

Economia circolare: come accedere ai fondi per farla?

L’economia circolare rappresenta una risposta fondamentale alle sfide attuali legate all’ambiente e all’economia, ridefinendo il modo in cui produciamo, consumiamo e gestiamo le risorse. La transizione verso l’economia circolare rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese e per la società nel suo complesso. Anche piccoli gesti, come il riciclo o l’acquisto di prodotti durevoli, possono contribuire in modo significativo alla creazione di un’economia circolare più sostenibile.

Guardando al futuro, l’importanza dell’evoluzione verso un’economia più sostenibile diventa sempre più evidente. La crescente pressione ambientale, le sfide legate al cambiamento climatico e la limitatezza delle risorse naturali richiedono una trasformazione profonda nei modelli di produzione e consumo. 

Ma come può una PMI fare abbracciare un approccio di economia circolare? I fondi stanziati mirano proprio a spingere le piccole e medie imprese a trasformarsi in un’ottica più sostenibile. Tuttavia, le agevolazioni di cui abbiamo parlato, richiedono documenti dettagliati e l’iter di accesso è lungo e complesso. Molte aziende, per questi motivi, falliscono nella presentazione della domanda, ritrovandosi senza i fondi a cui miravano per avviare la loro trasformazione in un’ottica di economia circolare.

Per riuscire ad accedere agli incentivi per l’economia circolare è bene affidarsi a specialisti di finanza aziendale, come il team di Finera. Da anni, i nostri esperti affiancano micro, piccole e medie imprese nell’ottenimento dei fondi e delle agevolazioni più adatte a loro. Vuoi maggiori informazioni e scoprire come possiamo aiutarti a ottenere gli incentivi per l’economia circolare? Allora, fissa oggi una consulenza gratuita e non vincolante!

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