Giordano Guerrieri, CEO di Finera, in un’approfondita intervista su TGCom24, affronta il tema del credit crunch e di come affrontarlo con gli strumenti della finanza alternativa.
L’aggiornamento del Barometro Crif di novembre 2022 ha mostrato un calo del 4,6% delle richieste di credito delle imprese italiane. Questo calo ha portato a una riduzione del 2,6% dell’importo medio richiesto. Si tratta di un segnale di allarme per l’economia italiana, che indica l’inizio di una stretta creditizia da parte delle banche, nota come credit crunch.
Giordano Guerrieri, CEO di Finera, in un’intervista su TGCom24, affronta proprio il tema del credit crunch e di come esso spinga le PMI verso gli strumenti della finanza alternativa, come i minibond e il fintech. In un periodo di difficoltà nell’erogazione dei prestiti, secondo Guerrieri, la finanza alternativa rappresenta una soluzione per le PMI che cercano liquidità per sviluppare la loro attività. Un esempio di questo “corsa” alla finanza straordinaria è dato dall’emissione di 559 milioni di euro di minibond da parte delle PMI italiane nel primo semestre del 2022.
Nell’intervista su TGCom24, Giordano Guerrieri spiega nel dettaglio cos’è il credit crunch, quali fattori penalizzano le aziende italiane e come la finanza possa essere una soluzione per le PMI che stanno cercando di crescere e che hanno bisogno di liquidità.